Silver Surfer (videogioco)

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Silver Surfer
videogioco
PiattaformaNintendo Entertainment System
Data di pubblicazione novembre 1990
GenereSparatutto in terza persona
TemaSilver Surfer
OrigineRegno Unito
SviluppoSoftware Creations
PubblicazioneArcadia Systems
MusicheTim Follin, Geoff Follin
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputGamepad
SupportoCartuccia

Silver Surfer è un videogioco pubblicato per la Nintendo Entertainment System nel novembre del 1990, sviluppato dalla Software Creations e pubblicato dall'Arcadia Systems.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco inizia con Silver Surfer che viene incaricato di recuperare un Dispositivo Cosmico dal Reame della Magia. Stando a Galactus, questo dispositivo sarebbe in grado di salvare tutta la vita nell'universo. Tali pezzi si trovano nelle mani di supercattivi come Reptyl, Mephisto, Possessor, Fire Lord e Kylor. L'ultimo pezzo del Dispositivo sarebbe nelle mani di un cattivo completamente ignoto, e che si rivela completamente inedito nei fumetti di Silver Surfer, ovvero un essere viola armato di un'arma da fuoco (e che stranamente, dall'immagine a fianco della sua barra di salute, dovrebbe essere Mister Sinister, antagonista degli X-Men). Sconfitto anche l'ultimo boss e ricomposto l'intero Dispositivo Cosmico pezzo per pezzo, Galactus appare e chiede a Silver Surfer di consegnargli il Dispositivo, ma questi rifiuta, intento a nasconderlo in un posto sicuro in modo che non cada nelle mani sbagliate.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco è uno sparatutto a scorrimento, alternato tra laterale e prospettiva dall'alto, ed è composto da vari livelli, ognuno diviso in tre sezioni. Alla fine di ogni sezione, Silver Surfer combatterà un mini boss accompagnato da altri nemici, e nella terza e ultima sezione il giocatore affronterà uno dei supercattivi sopra citati. In maniera simile a Mega Man, il gioco consente al giocatore di scegliere un livello in qualsiasi ordine.

Il gioco contiene anche un sistema di password che donano alcuni potenziamenti, tra cui l'invincibilità. Inoltre, sono anche presenti un paio "quest" aggiuntive, la prima delle quali si sblocca digitando una password sbloccata completando il gioco.

Silver Surfer è in grado di danneggiare i nemici (e i loro proiettili) tramite dei colpi energetici che gli escono dalle mani. Il giocatore può ottenere tre tipi diversi di power up:

  • le sfere d'argento servono come "opzioni", e sparano altri proiettili affiancandosi a Silver Surfer. Premendo il tasto B, le sfere possono sparare in avanti, ai lati o dietro, senza però cambiare la direzione dei colpi di Silver Surfer (che spara sempre in avanti).
  • i quadrati contrassegnati da una "F" rafforzano i colpi di Silver Surfer. Se ne possono accumulare fino a cinque, dopo i quali donano invece punti bonus.
  • i quadrati contrassegnati da una "B" aggiungono una bomba in grado di cancellare tutti i nemici sullo schermo, attivabile tramite il tasto Select.

Tuttavia, basta anche solo sfiorare un qualsiasi ostacolo o nemico per perdere una vita, dopo il quale il giocatore perde tutti i power up e riparte dall'inizio della sezione.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Silver Surfer ha ricevuto un'accoglienza mista, ed è stato criticato per la sua tremenda difficoltà, sfavorita anche dall'enorme hitbox del protagonista e dal fatto che non sempre il giocatore riuscirà a colpire il nemico.[1][2][3] La musica del gioco, invece, è stata fortemente apprezzata.[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Top 10 Hardest NES Game, su Retro Junk Article. URL consultato il 3 febbraio 2020.
  2. ^ (EN) Top Ten Hardest NES Games, su ScrewAttack's Top 10, 15 settembre 2010. URL consultato il 3 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2013).
  3. ^ Filmato audio (EN) Cinemassacre, Silver Surfer (NES) - Angry Video Game Nerd (AVGN), su YouTube, 8 dicembre 2008. URL consultato il 3 febbraio 2020.
  4. ^ (EN) Top 100 NES tracks as voted by The Shizz, su Best Nes Tracks Captain Tortilla. URL consultato il 3 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018).
  5. ^ (EN) Top 10 Obscure NES Theme Songs, su TechnoBuffalo, 3 dicembre 2011. URL consultato il 3 febbraio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]