Serene
Serene è uno dei più grandi superyacht privati del mondo.
Costruita dal cantiere navale italiano Fincantieri con l'interior design di Reymond Langton Design, Serene è stato consegnato al suo proprietario nell'agosto 2011.[1][2] Alla consegna, era una delle 10 barche più grandi del mondo con una lunghezza complessiva di 133,9 m e un raggio di 18,5 m.[3]
Proprietà[modifica | modifica wikitesto]
La nave fu costruita per il magnate della vodka russa Yuri Shefler per 330 milioni di dollari.[4] Nell'estate del 2014, Bill Gates ha noleggiato lo yacht per 5 milioni di dollari a settimana.[5]
Nel 2015, durante una vacanza nel sud della Francia, il principe Mohammed bin Salman dell'Arabia Saudita ha acquistato la nave per circa 500 milioni di euro.[6]
Incidente in mare[modifica | modifica wikitesto]
Nell'agosto 2017, Serene si è arenata su una scogliera di roccia poco profonda nel Mar Rosso, a 37 km (20 miglia nautiche) al largo della costa di Sharm El Sheikh.[2] Ha subito danni significativi allo scafo a prua. È stato segnalato che la causa è una combinazione di errore di navigazione e fallimento della propulsione.[7]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Scoop: Fincantieri delivers 134 metre superyacht Serene, su superyachttimes.com. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ a b (EN) The Superyacht Group, 134m 'Serene' runs aground in Red Sea - SuperyachtNews, su Superyacht News, 25 agosto 2017. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (EN) Serene, su superyachttimes.com. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ It's electrifying! $330m super yacht lit with neon runners and owned by a Russian vodka tycoon spotted off California coast, su Mail Online, 24 febbraio 2012. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (EN) Bill Gates takes vacation on $330M yacht, su UPI. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (EN) Mark Mazzetti e Ben Hubbard, Rise of Saudi Prince Shatters Decades of Royal Tradition, in The New York Times, 15 ottobre 2016. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (EN) Triton Staff, 134m Serene runs aground, bow-up on rocks, su The Triton. URL consultato il 5 novembre 2019.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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