Saturnina Rodríguez de Zavalía

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Beata Caterina di Maria Rodríguez
 

Religiosa

 
NascitaCórdoba, 27 novembre 1823
MorteCórdoba, 5 aprile 1896
Venerata daChiesa cattolica
Beatificazione25 novembre 2017 da papa Francesco
Ricorrenza27 novembre

Saturnina Rodríguez de Zavalía, in religione Caterina di Maria (Córdoba, 27 novembre 1823Córdoba, 5 aprile 1896), è stata una religiosa argentina, fondatrice delle Ancelle del Cuore di Gesù. È stata beatificata con l'approvazione di papa Francesco nel 2017.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Perse entrambi i genitori in tenera età.[1]

Pur riluttante all'idea del matrimonio, su consiglio del confessore, sposò il colonnello Manuel Antonio Zavalía: l'unica figlia nata dalla loro unione venne alla luce morta. Restò vedova nel 1865.[1]

Maturò l'idea di dare inizio a una nuova congregazione di suore ma il suo direttore spirituale, il canonico David Luque, cercò di scoraggiarla; ottenne, invece, il sostegno del gesuita José María Bustamante, fondatore delle suore adoratrici.[1]

Con l'aiuto del canonico Luque, ormai convintosi delle buone intenzioni della vedova, il 29 settembre 1872 la Rodríguez de Zavalía fondò l'istituto delle Ancelle del Cuore di Gesù e l'8 dicembre 1875 emise la professione religiosa. Prese il nome di madre Caterina di Maria.[1]

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 maggio 2017 papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto che riconosceva l'autenticità di un miracolo attribuito all'intercessione della religiosa, approvandone la beatificazione. Il rito, presieduto dal cardinale Angelo Amato, è stato celebrato a Córdoba il 25 novembre 2017.

È sepolta nella chiesa della casa-madre della sua congregazione.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Giancarlo Rocca, DIP, vol. VII (1983), col. 1881.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN313486187 · ISNI (EN0000 0004 4537 4751 · LCCN (ENn2015002664 · GND (DE1147233667