Dasyurus spartacus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Satanellus spartacus)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Quoll bronzeo
Immagine di Dasyurus spartacus mancante
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineDasyuromorphia
FamigliaDasyuridae
SottofamigliaDasyurinae
TribùDasyurini
GenereDasyurus
SpecieD. spartacus
Nomenclatura binomiale
Dasyurus spartacus
Van Dyck, 1988
Sinonimi

Satanellus spartacus
(Van Dyck, 1987)

Areale

Il quoll bronzeo (Dasyurus spartacus Van Dyck, 1988) è un marsupiale carnivoro originario della Nuova Guinea[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il quoll bronzeo ha una lunghezza testa-corpo di 30,5–38 cm e una coda di 24-28,5 cm. Come indica il nome comune, è ricoperto da un mantello di colore variabile dal bronzo intenso al marroncino chiaro, marcato da piccole macchie bianche; la coda, invece, è nera e priva di macchie[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

È un predatore dalle abitudini notturne; un esemplare è stato catturato dopo aver fatto razzia in un pollaio[1].

Le informazioni riguardo alla sua biologia sono molto scarse; Woolley ha effettuato alcune osservazioni sulla sua riproduzione e ha ipotizzato che abbia una stagione riproduttiva ben definita. Si ritiene che possa vivere fino a tre anni[1].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il quoll bronzeo è l'unico mammifero della Nuova Guinea relegato alla cosiddetta «ecoregione del Trans-Fly» (sud dell'isola) a non essere presente anche nel nord dell'Australia. Abita le zone miste di foresta e savana[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

È stato scoperto solamente agli inizi degli anni settanta, quando ne vennero catturati i primi esemplari; venne descritto come specie a sé solamente nel 1987, quando il Dr. Stephen Van Dyck del Museo del Queensland, analizzando i suddetti esemplari, riscontrò alcune caratteristiche distintive[4].

Per un certo periodo di tempo gli studiosi hanno ritenuto che si trattasse di una popolazione disgiunta di quoll occidentale (Dasyurus geoffroii)[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Dasyurus spartacus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Dasyurus spartacus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Walker's Marsupials of the World - - Ronald M. Nowak
  4. ^ Karl Shuker, The Lost Ark: New and Rediscovered Animals of the 20th Century, HarperCollins Publishers, 1993, p. 91, ISBN 0-00-219943-2.
  5. ^ Karen Firestone, Population genetics of New Guinean quolls, su bees.unsw.edu.au, University of New South Wales. URL consultato il 2 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2006).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi