Salpinati
I Salpinati, cioé gli abitanti di Salpinum (forse Salpis o Salapia), sono un antico popolo dell'Etruria situato poco a nord-ovest del lago Volsinio e strettamente legato al vicino popolo dei Volsiniesi.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I Salpinati, alleati dei Volsiniesi, approfittarono degli impegni militari di Roma, negli anni successivi alla caduta di Veio, per razziarne le campagne e in virtù di ciò i Romani gli dichiararono guerra nel 392 a.C. La guerra si dovette combattere però l'anno successivo a causa dello scoppio di un'epidemia a Roma che colpì entrambi i consoli di quell'anno, Lucio Valerio Potito e Marco Manlio Capitolino, e li costrinse alle dimissioni.[2]
L'anno successivo, nel 391 a.C., Lucio Lucrezio Tricipitino Flavo e Gaio Emilio Mamercino sconfissero duramente i Volsiniesi in una battaglia campale, a seguito della quale i Salpinati decisero di rinchiudersi nelle mura della loro citta e lasciare che i Romani razziassero i loro territori. Le razzie terminarono poi lo stesso anno a seguito della tregua ventennale stabilita da Roma con Volsinii.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Salpinati, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'8 maggio 2024.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, V, 31.
- ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, V, 32.