Rufio Petronio Nicomaco Cetego

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Flavio Rufio Petronio Nicomaco Cetego (latino: Flavius Rufius Petronius Nicomachus Cethegus; ... – ...; fl. 504-558) è stato un politico romano sotto gli Ostrogoti e l'Impero Romano d'Oriente.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cetego era figlio di Petronio Probino, console nel 489 e patricius dal 511 al 512. Divenne console senza collega nel 504. Nel 512 ottenne il patriziato, che tenne fino al 558 circa; in seguito divenne magister officiorum e fu portavoce del senato (caput senatus).

Durante l'assedio di Roma da parte di Totila, nel 545, venne accusato di tradimento: decise allora di ritirarsi a Costantinopoli. Nel 552/553 venne inviato come ambasciatore da Giustiniano I presso papa Vigilio. Durante il papato di Pelagio I (556-561), Cetego tornò in Italia, andando a vivere in Sicilia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Console romano Successore
Flavio Volusiano,
Flavio Dexicrate
504 (sine collega) Flavio Teodoro,
Flavio Sabiniano