Petronio Probino (console 489)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Petronio Probino (latino: Petronius Probinus; ... – ...; fl. 489-512) è stato un politico romano durante il regno degli Ostrogoti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Membro della gens Petronia, era figlio di Rufio Achilio Mecio Placido (console nel 481), aveva un figlio di nome Rufio Petronio Nicomaco Cetego (console nel 504) e una figlia, Blesilla. Era famoso per le sue capacità retoriche; ricevette una lettera da Magno Felice Ennodio.

Probino fu console nel 489. Insieme a Rufio Postumio Festo, sostenne il diritto di Laurenzio a sedere sul trono vescovile di Roma contro le pretese di Simmaco: nel 502 chiesero a Teodorico il Grande di sospendere Simmaco e di inviare un supervisore; tra questa data e il 505 causarono degli scontri tra partigiani e oppositori di Simmaco a Roma. Fu poi patricius dal 511 al 512.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Console romano Successore
Claudio Giulio Ecclesio Dinamio,
Rufio Achilio Sividio
489
con Eusebio
Flavio Anicio Probo Fausto Iunior,
Flavio Longino II
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie