Ritratto di Carlo IV, re di Spagna

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Ritratto di Carlo IV, re di Spagna
La tela
AutoreFrancisco Goya
DataFine del XVIII secolo
Tecnicaolio su tela
Dimensioni209×126 cm
UbicazioneMuseo nazionale di Capodimonte, Napoli

Il Ritratto di Carlo IV, re di Spagna è un dipinto olio su tela di Francisco Goya, realizzato alla fine del XVIII secolo e conservato all'interno del Museo nazionale di Capodimonte, a Napoli.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'opera è stata realizzata alla fine del XVIII secolo al fine di ritrarre il re Carlo IV di Spagna: a questa è affiancato un dipinto della moglie; i due ritratti arrivano a Napoli per volere della figlia dei sovrani, Maria Isabella di Borbone-Spagna, e conservate all'interno della quadreria privata della reggia di Capodimonte[1], dov'è sono ancora esposte, all'interno della sala 33, in quella che poi è divenuta la sezione dell'Appartamento Reale del Museo di Capodimonte[2]. La tela, ritenuta per diverso tempo una copia autografa del Goya realizzata da Agustín Esteve, è stato poi definitivamente attribuita al pittore spagnolo, il quale realizzò, in quanto artista di corte, numerose opere ritraenti la famiglia reale, esposte in larga parte al Museo del Prado di Madrid[1].

Nella tela, il pittore è alla costante ricerca di ritrarre una somiglianza sia fisica che caratteriale: il risultato tuttavia è impietoso[3]. Il re è raffigurato con occhi inespressivi e un finto sorriso, simbolo di una dinastia ormai in decadenza[4]: è vestito in abiti da cacciatori, adornato con la fascia dell'Ordine di Carlo III e San Gennaro, da cui traspare il fisico grasso e apatico e si poggia al suo fucile; in primo piano il cane da caccia, mentre sullo sfondo, appena sfumato, un albero ed un paesaggio collinare[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Touring Club Italiano, p. 174.
  2. ^ Touring Club Italiano, pp. 172-175.
  3. ^ Sapio, p. 139.
  4. ^ Descrizione del dipinto, su Polomusealenapoli.beniculturali.it. URL consultato il 3 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2015).
  5. ^ Touring Club Italiano, p. 175.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]