Rhodococcus

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Rhodococcus
Rhodoccoccus sp.
Classificazione scientifica
Dominio Prokaryota
Regno Bacteria
Ordine Actinomycetales
Sottordine Corynebacterineae
Famiglia Nocardiaceae
Genere 'Rhodococcus'

Rhodococcus è un genere di batteri gram-positivi, aerobici, che non producono spore e non mobili, che sono strettamente connessi con i Mycobacteria ed i Corynebacteria.

Storia tassonomica[modifica | modifica wikitesto]

La storia tassonomica del genere Rhodococcus è abbastanza complessa. Essa è inizialmente intrecciata con quella dei cocchi Gram-positivi e in seguito legata a quella degli attinomiceti contenenti acidi micolici . Il primo a proporre il genere Rhodococcus fu Zopf (1891) per classificare due specie batteriche rosse descritte da Overbeck (1891). Le prime specie furono chiamate R. fulvus e R. roseus alle quali fu aggiunta R. capulatus identificato de Molisch (1907). Il genere Rhodococcus fu riconosciuto nelle prime edizioni del Bergey's Manual of Determinative Bacteriology e come organismo modello fu scelto R. rhodochrous (Bergey et al., 1923, 1925, 1930, 1934). Negli anni successivi a causa di vari cambiamenti riguardanti il sistema di classificazione dei Gram positivi i criteri di appartenenza al genere Rhodococcus sono stati rivisti più volte. Le tecniche molecolari introdotte negli anni '80, basate sull'analisi della sequenza nucleotidica del 16S rDNA, hanno permesso la separazione definitiva dei rhodococchi dai rappresentanti di altri generi di Attinomiceti (Mordarski et al. 1980a).

Attualmente il genere Rhodococcus comprende specie batteriche che mostrano un'ampia gamma di diversità morfologiche e viene definito principalmente in base alla composizione della parete cellulare; sono quindi degli Attinomyces che possiedono:

  1. un peptidoglicano costituito da N-acetilglucosammina, acido N-glicolilmuramico, D e L-alanine e D-glutammati con meso-A2pm come l'acido diamino;
  2. arabinosio e galattosio come zuccheri diagnostici;
  3. un pattern fosfolipidico costituito da difosfatidilglicerolo, fosfatidiletanolammina, fosfatidilinositolo e fosfatidilinositolo mannoside (Lechevalier et al., 1977);
  4. un profilo di acidi grassi costituito in maggior parte da catene insature non ramificate e acidi tubercolostearici (Lechevalier et al., 1977);
  5. acidi micolici con 32-66 carboni (Minnikin e Goodfellow 1980, 1981);
  6. menachinoni composti da 8 o 9 unità isopreniche (Collins et al., 1977, 1985);

La classificazione del genere è cambiata drasticamente negli ultimi anni, con specie riclassificate e nuove specie descritte. Ad oggi si contano almeno 28 specie di rhodococchi alle quali si aggiungono numerosi ceppi isolati da campioni ambientali che non hanno ancora ricevuto una classificazione ufficiale.

Specie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Klatte et al.: Rhodococcus luteus is a later subjective synonym of Rhodococcus fascians. In: Int. J. Syst. Bacteriol., 1994, 44, 627-630
  2. ^ First wood-digesting enzyme found in bacteria could boost biofuel production
  3. ^ M Takeuchi, K Hatano, I Sedlácek e Z Pácová, Rhodococcus jostii sp. nov., isolated from a medieval grave, in International journal of systematic and evolutionary microbiology, vol. 52, Pt 2, 2002, pp. 409–13, PMID 11931149.

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