Referendum costituzionale in Thailandia del 2007

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Referendum costituzionale in Thailandia del 2007
StatoBandiera della Thailandia Thailandia
Tipocostituzionale
Esito
  
57,81%
No
  
42,19%
Affluenza57,61%
Risultati per provincia

Il referendum costituzionale in Thailandia del 2007 si svolse il 19 agosto 2007 per approvare la nuova Costituzione della Thailandia[1] Se la bozza fosse stata respinta, il governo militare avrebbe avuto la libertà di scegliere qualsiasi costituzione precedente, da adattare e promulgare. L'affluenza alle urne fu di circa il 60%.[2]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Con il colpo di stato in Thailandia del 2006, una giunta militare rovesciò il governo provvisorio di Thaksin Shinawatra il 19 settembre 2006, senza incontrare troppa resistenza. La giunta abrogò la Costituzione, sciogliendo il Parlamento e la Corte Costituzionale, arrestando e successivamente rimuovendo diversi membri del governo. Dichiarata la legge marziale, la giunta militare nominò uno dei Consiglieri Privati del re, il generale Surayud Chulanont, come Primo Ministro. La giunta militare in seguito scrisse una breve costituzione provvisoria e nominò un comitato per redigere una nuova costituzione permanente. La giunta ha anche nominato un'assemblea legislativa di 250 membri, definita da alcuni critici una "camera dei generali" mentre altri hanno affermato che manca di rappresentanti della maggioranza povera.

In questa bozza di costituzione provvisoria, il capo della giunta poteva rimuovere il primo ministro in qualsiasi momento. Al legislatore non è stato permesso di tenere un voto di fiducia contro il governo e al pubblico non è stato permesso di presentare commenti sui progetti di legge. Questa costituzione provvisoria è stata successivamente superata dalla costituzione permanente del 24 agosto 2007. La legge marziale è stata parzialmente revocata nel gennaio 2007. Il divieto di attività politiche è stato revocato nel luglio 2007, in seguito allo scioglimento del partito Thai Rak Thai avvenuta il 30 maggio.

Modifiche proposte[modifica | modifica wikitesto]

I principali emendamenti alla costituzione thailandese includevano:[3]

  • nominare quasi la metà dei senatori, anziché eleggerli;
  • limitare il Primo Ministro a 2 mandati quadriennali;
  • vietare al Primo Ministro di partecipare in società private;
  • semplificare la procedura di messa in stato d'accusa del Primo Ministro e degli altri ministri.

Il governo militare ha annunciato che a ogni famiglia del paese sarebbe stata inviata una copia della nuova costituzione prima del referendum.[3] Un sondaggio di luglio aveva visto la maggioranza degli elettori a favore.[4] Tuttavia, in molti casi, i voti favorevoli non erano reali indicatori di sostegno al nuovo testo, ma piuttosto per elezioni rapide, poiché il Consiglio per la sicurezza nazionale al governo aveva affermato che l'approvazione della nuova costituzione era un requisito per lo svolgimento delle elezioni parlamentari più tardi quell'anno.[5]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Scelta voti %
14.727.306 57.81
No 10.747.441 42.19
Schede bianche/nulle 504.207
Totale 25.978.954 100
Elettori registrati/affluenza 45.092.955 57.61
Fonte: Democrazia Diretta

Per regione[modifica | modifica wikitesto]

Regione No Affluenza (%)
voti % voti %
Thailandia Centrale 5.714.973 66.53 2.874.674 33.47 57.72
Thailandia del Sud 3,214,506 88.30 425.883 11.70 59.31
Thailandia del Nordest 3.050.182 37.20 5.149.957 62.80 54.39
Thailandia del Nord 2.747.645 54.47 2.296.927 45.53 62.06
Totale 14.727.306 57.81 10.747.441 42.19 57.61

Per provincia[modifica | modifica wikitesto]

Vi furono notevoli differenze nelle percentuali tra le regioni della Thailandia. In sei province del sud della Thailandia (Chumphon, Trang, Nakhon Si Thammarat, Songkhla, Surat Thani, Ranong), l'approvazione superò il 90%. D'altra parte, in 24 province del nord e del nordest la maggioranza dei votanti fu contraria alla bozza. In due province dell'estremo nord-est (Nakhon Phanom, Roi Et), il rifiuto superò addirittura il 75% dei voti.

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'approvazione della nuova costituzione, il Paese ritornò alla democrazia con le elezioni parlamentari del 23 dicembre 2007.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Panel passes final draft of new Thai constitution, paving way for referendum, elections Associated Press, 6 July 2007
  2. ^ Thai voters 'approve new charter' BBC News, 19 August 2007
  3. ^ a b Thai draft constitution approved BBC News, 6 July 2007
  4. ^ Thais Would Approve New Constitution[collegamento interrotto] Angus Reid Global Monitor, 27 July 2007
  5. ^ Duncan McCargo, Thailand: State of Anxiety, in Southeast Asian Affairs 2008, Singapore, Institute of Southeast Asian Studies, 2008, p. 338.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]