Rally di Pico

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Una Peugeot 207 che percorre la piazza principale di Pico durante la gara del 2008.

Il Rally di Pico è una gara rallystica organizzata dal comune di Pico. Nel 2022 è arrivato alla sua quarantaquattresima edizione. È l'unico rally d'Italia ad essere organizzato con una licenza comunale[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima edizione del Rally di Pico si è tenuta l'8 dicembre 1979[2]. I partecipanti alla gara potevano partecipare con qualunque tipo di automobile; tuttavia, già nel 1980 i regolamenti delle gare furono cambiati e vennero ammesse alla competizione solo le automobili del Gruppo 4.

XII Edizione (1990)[modifica | modifica wikitesto]

I vincitori della dodicesima edizione furono i torinesi Roberto Bovero e Walter Corte con una Ford Sierra Consworth.

Bovero giunse alla vittoria nonostante Corte non fosse il suo navigatore abituale, che era invece Dal Ben, e nonostante la vettura con cui doveva correre, una Lancia Delta Integrale, fosse andata distrutta in un incidente. Bovero dovette quindi usare la Sierra come rimpiazzo [3].

XVI Edizione (1994)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 la vittoria andò al ciociaro D'Avelli, che più volte aveva tentato l'impresa senza mai riuscire, assieme al suo navigatore Marchetti.

D'Avelli strappò la vittoria al cassinate Antonio Evangelista, che aveva mantenuto la testa della classifica fino alla penultima delle 8 prove speciali che componevano la competizione. La penultima prova speciale venne svolta a Pico; Evangelista urtò con la sua Lancia Delta Integrale un sasso, o forse un tombino sporgente, causando una foratura della ruota e una grave sbandata. D'Avelli poté così passare in vantaggio.

Nell'ultima gara fu costretto al ritiro il figlio di Antonio Evangelista, Silverio, a causa della rottura di un semiasse[4].

XXVI Edizione (2004)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 vinse Gianfico accompagnato dal navigatore Mongillo a bordo di una Mitsubishi Lancer EVO VII.

In questa edizione del rally l'ottava prova non venne disputata a causa di un incendio che richiese l'intervento dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale[5].

Caratteristiche del percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il percorso nel 2015 aveva una lunghezza totale di 365 km con 26 controlli orari. Il percorso comprende inoltre 9 prove speciali più una super speciale, tutte su asfalto, per un totale di poco più di 85 km.

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito i vincitori di tutte le edizioni.

Anno edizione Equipaggio Automobile Note
1979 Michetti Alpine Renault A110
1980 De Lucia - Renzi Fiat 124 Abarth
1981 Scudieri - Pizzi Porsche 911 SC
1982 Bronson - Di Prima Opel Ascona 400
1983 Evangelista - Ferrentino Opel Kadett GTE 2000
1984 Evangelista - De Santis Opel Kadett GTE 2000
1985 Burzi - Evangelisti Lancia Rally 037
1986 Tradico - Tradico Fiat Ritmo 130 Abarth
1987 Di Lillo - Sepulveres Renault Super5 GT Turbo
1988 Compierchio - Oliva Fiat Ritmo 130 Abarth
1989 Evangelista - De Santis Opel Manta GTE
1990 Bovero - Corte Ford Sierra Cosworth
1991 Evangelista - Cioffi Ford Sierra Cosworth
1992 Tradico - Tradico Lancia Delta Integrale 16v
1993 Laganà - Guzzardi Lancia Delta Integrale 16v
1994 D’Avelli - Cologgi Lancia Delta Integrale 16v
1995 Parente - Crecco Lancia Delta HF
1996 Errani - Casadio Ford Escort Cosworth
1997 Errani - Casadio Ford Escort Cosworth
1998 Errani - Casadio Ford Escort Cosworth
1999 D’Avelli - Marchetti Lancia Delta HF
2000 D’Avelli - Marchetti Lancia Delta HF
2001 Di Folco - Grossi Peugeot 306 Maxi
2002 Gianfico - Mongillo Mitsubishi Lancer EVO VI
2003 Sulpizio - Pittiglio Mitsubishi Lancer EVO VI
2004 Gianfico - Mongillo Mitsubishi Lancer EVO VII
2005 Gianfico - Mongillo Mitsubishi Lancer EVO VIII
2006 Gianfico - Mongillo Mitsubishi Lancer EVO VIII
2007 Di Cosimo - Crescenzi Renault Clio S1600
2008 Di Cosimo - Crescenzi Abarth Grande Punto S2000
2009 Sulpizio - Pittiglio Abarth Grande Punto S2000
2010 De Santis - Renzi Abarth Grande Punto S2000
2011 Sulpizio - Pittiglio Abarth Grande Punto S2000
2012 Di Cosimo - Papa Peugeot 207 S2000
2013 De Santis - Renzi Abarth Grande Punto S2000
2014 Sulpizio - Pittiglio Abarth Grande Punto S2000
2015 Minchella - Garzuoli Ford Fiesta R5
2016 Sulpizio L. - Pittiglio Renault Clio S1600
2017 Diomedi - Mele Ford Fiesta RS WRC Organizzato in abbinamento al Rally di Roma Capitale
2018 Polisini - Iscaro Skoda Fabia R5
2019 Gravante - Abatecola Skoda Fabia R5
2020 Carnevale - Liburdi Skoda Fabia Rally2 evo
2021 Tribuzio - Cipriani Skoda Fabia Rally2 evo 9° Rally Lirenas - 12° Rally Città di Cassino - 43° Rally di Pico
2022 Signor - Bonato Skoda Fabia Rally2 evo Rally Lazio Cassino-Pico

[6]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

In occasione della trentasettesima (2015) edizione dell'evento, l'organizzazione della gara ha previsto una messa a dimora di numerosi alberi, così da compensare la quantità di CO2 prodotta durante l'evento[7].

Durante la trentaquattresima edizione (2012) c'è stata, per la prima volta dopo il 2003, l'elezione di Miss Pico, svoltasi nella palestra della scuola media di Pico[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regolamento 2015 (PDF), su rallydipico.com.
  2. ^ Storia del Rally di Pico, su rallydipico.com.
  3. ^ Edizione 1990, su rallydipico.com.
  4. ^ Edizione 1994, su rallydipico.com.
  5. ^ Cronaca XXVI Edizione (PDF), su rallydipico.com.
  6. ^ Albo d'oro, su rallydipico.com.
  7. ^ Messa a dimora alberi Pico, su soraweb.it. URL consultato il 27 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2016).
  8. ^ Elezione Miss Pico 2012, su jollyteam09.com.