Rafael Díaz-Balart

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Rafael Lincoln Díaz-Balart Gutiérrez (Banes, 17 gennaio 1926Key Biscayne, 6 maggio 2005) è stato un politico cubano. Fu leader della maggioranza nella Camera dei Rappresentanti durante la dittatura di Fulgencio Batista e svolse anche la carica di sottosegretario degli Interni.

Fu cognato di Fidel Castro.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Banes, Díaz-Balart era figlio del sindaco di Banes, Rafael José Díaz-Balart, che fu anche membro della Camera dei Rappresentanti nel 1936. Nel 1955, Díaz-Balart fece un discorso davanti alla Camera dei Rappresentanti in concorso all'amnistia concessa al suo cognato, Fidel Castro, per la sua partecipazione all'assalto alla caserma Moncada. Díaz-Balart fu scelto senatore nel 1958, ma non poté prendere possesso della carica a causa della rivoluzione cubana che portò al potere Castro il 1º gennaio 1959.[1]

Díaz-Balart fondò La Rosa Bianca, la prima pubblicazione anticastrista, nel gennaio 1959. Fu padre di quattro figli: due congressisti statunitensi, Lincoln Díaz-Balart e Mario Díaz-Balart; il giornalista televisivo José Díaz-Balart, e il banchiere Rafael Díaz-Balart. Oltretutto fu fratello di Mirta Díaz-Balart, la prima moglie di Fidel Castro. Il suo altro fratello, Waldo Díaz-Balart fu pittore e attore in due film di Andy Warhol negli anni '60.

Dopo la sua partenza da Cuba, Rafael Díaz-Balart passò degli anni in Spagna. Lì lavorò in "Assicurazioni Iberica La Providencia". In seguito fu anche per vari anni diplomatico per il governo della Costa Rica in Venezuela e Paraguay.

Díaz-Balart morì il 6 maggio 2005 nella sua casa di Key Biscayne, Florida dopo una lunga battaglia contro la leucemia.[1]

L'edificio che alberga la Facoltà di Diritto dell'Università Internazionale della Florida porta il suo nome, "Rafael Díaz-Balart Hall", un edificio disegnato dal Robert A. M. Stern Architects.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN11221236 · ISNI (EN0000 0000 6634 1407 · LCCN (ENn83123488 · GND (DE138915539 · BNE (ESXX1043529 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n83123488