Radiosondaggi

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Invio di una radiosonda tramite pallone sonda.

I radiosondaggi sono osservazioni di parametri meteorologici prelevati attraverso una strumentazione di misura agganciata ad un pallone sonda che viene rilasciato in atmosfera.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Una radiosonda Vaisala rs41 ritrovata poco dopo l'atterraggio

Il radiosondaggio analizza principalmente il profilo verticale dell'atmosfera, cioè il cambiamento di alcuni valori quali la temperatura e la pressione al variare della quota, in libera atmosfera. L'orario di lancio avviene alle cosiddette "ore sinottiche" (alle 11:00 e 23:00 UTC) in modo da poter confrontare i dati anche sul piano orizzontale, fra stazioni di rilascio diverse.

La strumentazione comunica con il centro meteo posto a terra tramite segnali radio . Il pallone sonda una volta raggiunta la quota massima (solitamente ~ 33 km) esplode a causa della bassa pressione atmosferica, e la sonda inizia la discesa, frenata da un paracadute.

La radiosonda continua ad inviare la propria posizione , fino a qualche ora dopo l'atterraggio. Ciò consente ad appassionati di seguire e localizzare la sonda. Molte persone si dedicano al recupero delle radiosonde al fine di contribuire alla riduzione dell'inquinamento ambientale[1].

Questa pratica permette di evitare che le radiosonde, una volta terminate le loro missioni, restino abbandonate nell'ambiente. È possibile riutilizzare le radiosonde attraverso la modifica del firmware, ad esempio per riutilizzarle come radiotracker GPS[2]. Diversi siti online, come Sondehub[3] o Radiosondy[4] mostrano in tempo reale la posizione delle sonde su una mappa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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