Quattro amici (Gino Paoli)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Quattro amici
ArtistaGino Paoli
GenereMusica d'autore
Musica leggera
Pubblicazione originale
IncisioneMatto come un gatto
Data1991
EtichettaWEA
Durata4 min e 55 s

Quattro amici (conosciuta anche come Quattro amici al bar, o Eravamo quattro amici al bar) è una canzone del 1991, scritta ed interpretata dal cantautore Gino Paoli. All'epoca il brano divenne molto popolare e lo si poteva spesso apprezzare nelle varie trasmissioni radiofoniche. In un successivo remix alla fine del brano è stato inserito anche Vasco Rossi che canta il ritornello di Vita spericolata.

La traccia[modifica | modifica wikitesto]

La traccia interpreta e traspone in maniera romantica e musicalmente allegra la tipica situazione nella quale in molti si sono trovati a vivere in prima persona, vale a dire il lamentarsi della vita, del lavoro o della società stando seduti al bar e sorseggiando la propria bevanda preferita. La canzone è raccontata come una storia e al termine dell'arco narrativo il protagonista finisce per rendersi conto che il tempo è passato, le cose sono rimaste esattamente come prima, ma egli è rimasto solo, mentre una nuova generazione già bussa alle porte.

La canzone narra presumibilmente di un lasso di tempo di circa 25 - 30 anni, dai movimenti sociali degli anni 60 (nei quali si discute spesso "di anarchia e di libertà") fino al presente dei primi anni 90 di quando è stata scritta la canzone. Lo scandire del tempo si evince dalle bibite che consumano gli avventori del bar, passando dalla Coca-Cola tipica di adolescenti e giovanissimi, al vino più caratteristico dei giovani adulti fino al whisky che in genere è preferito da persone mature. Col tempo l'entusiasmo ed i buoni propositi di non voler finire a fare una vita normale ("destinati a qualche cosa in più/che a una donna ed un impiego in banca") vengono meno, tant'è che il primo amico che abbandona il gruppo trova lavoro proprio come impiegato di banca, mentre il secondo evidentemente si è sposato ed è assorbito dagli impegni familiari ("uno è andato con la donna al mare"). Le intenzioni fattive e costruttive inizialmente proposte (i "farò") lasciano posto dapprima al dubbio (i "però") e quindi alla rassegnazione (i "sarà"), e ciò è anche accompagnato dal cambiamento degli argomenti di conversazione da impegni di lotta sociale ("anarchia e libertà") ad aneddoti e pettegolezzi relativi ad altre persone ("individui e solidarietà") fino alla visione disillusa di un futuro incerto ("speranze e possibilità"). Alla fine, proprio quando lo stesso legame all'interno del gruppo di amici si è affievolito a tal punto che tutti preferiscono stare a casa piuttosto che trovarsi al bar a chiacchierare, e il "protagonista" si ritrova da solo al bar, rivede nei quattro ragazzini che sopraggiungono, se stesso coi suoi amici quando avevano la loro età e i loro stessi propositi di "cambiare il mondo" e capisce che ormai il futuro è nelle mani della prossima generazione (possibilmente sperando che il ciclo non si ripeta).

Comunque, spesso nella cultura popolare italiana del dopoguerra il concetto di "Bar" è quello che storicamente più facilmente si presta ad essere utilizzato per identificare una situazione di aggregazione sociale dove si discute, tra invettive, sfoghi e speranze, di un po' di tutto, ma dove comunque nessuno pretende discussioni approfondite, ne tantomeno scientifiche.

Rimanendo nell'ambito dei "classici comportamenti italici" e nella lingua italiana solitamente ci si riferisce con la frase Questi sono discorsi da bar per denotare una classe di conversazioni banali, trite e ritrite proferiti con l'unico scopo della lamentela o per il puro piacere o sfogo di farlo; con tono semiserio spesso si considera questa consuetudine alla stregua di una sorta di secondo sport nazionale e

Ad aprile del 2019, Paoli ha spiegato chi erano i protagonisti della canzone: l'autore che aveva rilevato la licenza del bar, Giulio Frezza, suo amico dai tempi dell'Accademia delle Belle Arti, il giornalista Arnaldo Bagnasco e l'architetto Renzo Piano.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le parole della settimana - Gino Paoli - 27/04/2019, su raiplay.it, 27 aprile 2019. URL consultato il 10 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2019).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica