Pucadelphys andinus

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Pucadelphys
Fossili di Pucadelphys andinus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Metatheria
Genere Pucadelphys
Specie P. andinus

Il pucadelfide (Pucadelphys andinus) è un mammifero estinto, appartenente ai metateri. Visse nel Paleocene inferiore (circa 63 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Bolivia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è conosciuto per numerosi scheletri più o meno completi, che permettono di ricostruirne l'aspetto. Pucadelphys doveva assomigliare a un piccolo opossum, e doveva essere dotato di una lunga coda non prensile; si presume che la coda fosse lunga almeno quanto il corpo, anche se in nessun esemplare questa si è conservata completa; i fossili includono 17 vertebre caudali e si stima che ve ne fossero altre 5/10 (Marshall et al., 1995).

Pucadelphys si differenziava dai veri marsupiali per l'assenza di una bulla alisfenoide, caratteristica tipica del gruppo (Muizon, 1994). La dentatura, tuttavia, richiama già quella dei tipici marsupiali, al contrario di altri metateri precedenti come Asiatherium e Deltatheridium.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Pucadelphys andinus venne descritto per la prima volta nel 1988, sulla base di fossili ritrovati nella zona di Tiupampa in Bolivia. Questi fossili indicano che Pucadelphys era sicuramente un metaterio, e per lungo tempo è stato considerato affine agli opossum attuali; tuttavia, l'assenza di alcuni caratteri tipici dei veri marsupiali lo pone in una posizione più basale rispetto agli opossum e a tutti i marsupiali viventi; è probabile che Pucadelphys facesse parte di una radiazione evolutiva di metateri basali, dalla quale si sono originati i veri marsupiali.

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Pucadelphys era un animale agile e dalle abitudini generaliste, probabilmente terrestre e capace di scavare (molti scheletri sono stati ritrovati in tane sotterranee) ma in grado anche di arrampicarsi; è probabile che il suo stile di vita e i suoi movimenti ricordassero più gli attuali dasiuridi australiani che i didelfidi (opossum) sudamericani (Muizon, 1998; Muizon e Argot, 2003).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L. G. Marshall and C. de Muizon. 1988. The Dawn of the Age of Mammals in South America. National Geographic Research 4:23-55
  • Muizon, C. de. 1994. A new carnivorous marsupial from the Palaeocene of Bolivia and the problem of marsupial monophyly. Nature 370:208–211.
  • Marshall, L. G., C. de Muizon, and D. Sigogneau-Russell. 1995. Pucadelphys andinus (Marsupialia, Mammalia) from the early Paleocene of Bolivia. Mémoires du Muséum National d’Histoire Naturelle 165:1–164.
  • Muizon, C. de. 1998. Mayulestes ferox, a borhyaenoid (Metatheria, Mammalia) from the early Palaeocene of Bolivia. Phylogenetic and palaeobiologic implications. Geodiversitas 20:19–142.
  • Muizon, C. de, and C. Argot. 2003. Comparative anatomy of the Tiupampa didelphimorphs; An approach to locomotory habits of early marsupials; pp. 43–62 in M. Jones, C. Dickman, and M. Archer (eds.), Predators with Pouches: The Biology of Carnivorous Marsupials. CSIRO, Collingwood, Victoria.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]