Pseudomys oralis

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Topo australiano del fiume Hastings
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Pseudomys
Specie P.oralis
Nomenclatura binomiale
Pseudomys oralis
Thomas, 1921

Il topo australiano del fiume Hastings (Pseudomys oralis Thomas, 1921) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'Australia[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 125 e 165 mm, la lunghezza della coda tra 120 e 160 mm, la lunghezza del piede tra 28 e 34 mm, la lunghezza delle orecchie tra 16 e 22 mm e un peso fino a 100 g.[3]
La pelliccia è lunga e soffice. Le parti superiori sono grigio-brunastre. Le parti ventrali sono bianche. La coda è più corta della testa e del corpo, marrone sopra, color crema sotto. Sono presenti 13 anelli di scaglie, corredata ciascuna da 3 peli.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Costruisce i nidi negli alberi caduti ed in altre cavità.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre principalmente di sem e foglie in estate, steli d'erba durante l'inverno. Talvolta si ciba anche di funghi, fiori ed artropodi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione avviene tra agosto e marzo. Le femmine danno alla luce 2-4 piccoli per almeno tre volte durante la stagione riproduttiva.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa dal Queensland settentrionale al Nuovo Galles del Sud.

Vive nelle savane alberate e talvolta in foreste disboscate tra i 300 e 1.250 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che il numero stimato di individui maturi è inferiore a 10.000, e in diminuzione, classifica P.oralis come specie vulnerabile (VU).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Menkhorst, P., Dickman, C., Denny, M., Aplin, K., Lunney, D. & Ellis, M. 2008, Pseudomys oralis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pseudomys oralis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Menkhorst & Knight, 2001.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Peter Menkhorst & Frank Knight, A Field Guide to the Mammals of Australia, Oxford University Press, USA, 2001, ISBN 9780195508703.

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