Protocollo contro il traffico di migranti via terra, mare e aria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il Protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Criminalità organizzata transnazionale contro il traffico di migranti via terra, via mare e via aria, che completa la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, è stato adottato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite a Palermo nel 2000. È indicato anche come il "protocollo sul contrabbando". Si tratta di uno dei tre Protocolli di Palermo (gli altri due sono il Protocollo delle Nazioni Unite sulla prevenzione, soppressione e persecuzione del traffico di esseri umani, in particolar modo donne e bambini e il Protocollo contro la fabbricazione e il traffico illeciti di armi da fuoco, loro parti e componenti e munizioni). Entrato in vigore il 28 gennaio 2004, nel maggio 2013, il protocollo era stato firmato da 112 Stati e ratificato da 135.

Il protocollo è finalizzato alla tutela dei diritti dei migranti e la riduzione del potere e l'influenza dei gruppi criminali organizzati che abusano dei migranti. Si enfatizza la necessità di fornire ai migranti un trattamento umano, e la necessità di un approccio internazionale globale per la lotta contro il contrabbando di persone, comprese le misure socio-economiche per affrontare le cause della migrazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]