Prontoguerra

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La famiglia Prontoguerra fu una famiglia nobile originaria di Ripe San Ginesio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I Prontoguerra furono una famiglia incontrastata che governò il comune di Ripe San Ginesio, all'ora chiamato Ripe, dal X secolo al 1201.[1][2]

Famiglia nobile feudale dedita alle armi, verso la fine del XII secolo la famiglia attuò un'estensione dei loro domini sui castelli limitrofi. Nel 1201, data della loro capitolazione, la famiglia e il comune di Ripe furono costretti a sottomettersi alla potenza di San Ginesio, il quale offrì alla nobile stirpe ripana protezione da nemici e protezione dei loro beni. L'allora padrone di San Ginesio diede alle fiamme il castello di Ripe, per far sì che la nobile famiglia e alcuni membri della popolazione ripana cercasse riparo e alloggio all'interno del comune ginesino. Intorno al 1211 circa San Ginesio indusse i Prontoguerra, oramai arrendevoli, alla cessione del castello di Ripe col girone, borgo e pertinenze e l'imposta, sui territori acquistati di esigere e riscuotere tasse e gabelle con piena autorità.[2][3] Comprati i territori i Prontoguerra lavorarono come esattori delle tasse per San Gi esio nel comune di Ripe. Nel 1255 Papa Innocenzo IV completò l'acquisto del castello.[1][3]

Genealogia[modifica | modifica wikitesto]

Si presume che alcuni esponenti della famiglia Da Varano discendono dai Prontoguerra.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Giulio Tallè, La vera historia del condannato a morte Luca Infardella de Ripe e degli avvenimenti che seguirono la sua morte, Ufficio stampa della Corale Giulio Bonagiunta, San Ginesio, 1999, pp. 11 a 13
  2. ^ a b Archivio storico di Ripe San Ginesio
  3. ^ a b Biblioteca apostolica vaticana