Portale:Stato Pontificio/Biografia/1

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Pellegrino Rossi (Carrara, 13 luglio 1787 - Roma, 15 novembre 1848) è stato un economista, politico ed giurista, italiano. Costituì un'importante figura nella monarchia di luglio in Francia e fu ministro della Giustizia nel governo dello Stato Pontificio, con papa Pio IX

Rossi studiò all'Università di Pavia e all'Università di Bologna, e divenne professore di legge nel 1812. Nel 1815 si unì a Gioacchino Murat e alla sua spedizione anti-austriaca per la riconquista del trono di Napoli: dopo la caduta di Murat, scappò in Francia e in seguito a Ginevra, dove iniziò a insegnare giurisprudenza. Nel 1820 fu eletto deputato al Consiglio del Cantone e fu membro della dieta del 1832. In seguito accolse l'invito di François Guizot di stabilirsi in Francia.

Nel 1845 fu mandato a Roma come ambasciatore della Francia presso la Santa Sede. Era a Roma quando il Conclave elesse il nuovo Papa Pio IX e quando scoppiò in Francia la Rivoluzione del 1848 che detronizzò Luigi Filippo. Pellegrino Rossi rimase a Roma dove poteva contare sull'amicizia con il nuovo Papa, acquisendo la cittadinanza dello Stato Pontificio di cui divenne, in seguito, Primo Ministro. Il programma di riforme liberali di Rossi, tuttavia, non decollò mai. Obiettivi del suo programma erano l'abolizione dei privilegi feudali, la soppressione delle esenzioni fiscali, la separazione tra il potere ecclesiastico e quello civile. Le sue proposte erano troppo liberali per la Curia, eccessivamente egualitarie per i conservatori, non sufficientemente democratiche per i rivoluzionari. Perciò Pellegrino Rossi si rese inviso alle forze opposte che si sarebbero fronteggiate con le armi da lì a poco.

Il suo assassinio sulle scale all'apertura della Camera, illegalmente prorogata, nel Palazzo della Cancelleria il 15 novembre 1848 fu l'inizio della serie di eventi che portarono alla proclamazione della Repubblica Romana.