Portale:Siracusa/Resoconti - medioevo

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La presa di Siracusa secondo il miniaturista medioevale Giovanni Scilitze
Assedio di Siracusa (878)

Avvenne nel mese di agosto dell'877 e terminò il 21 maggio 878. Tale assedio fu intrapreso dai musulmani arabi e berberi, che con la vittoria finale tolsero la città di Siracusa dal controllo dell'Impero bizantino e quindi dell'imperatore Basilio I.

Fu uno degli assedi più duri e sofferti della storia araba in Sicilia. Durato nove mesi, gli abitanti siracusani vennero circondati e impossibilitati a procurarsi del cibo. Gli assediati, pur ridotti alla fame, non cedettero comunque. La presa di Siracusa infatti avvenne non per resa ma per conquista. L'eroica, se pur vana, resistenza siracusana divenne proverbiale tra i bizantini.

La capitale di Sicilia fu espugnata e il titolo giuridico passò a Palermo. Questa conquista segnò la fine dell'egemonia siracusana sull'isola.

Gli arabi vennero chiamati in Sicilia da Eufemio di Messina, il quale si recò in Ifriqiya per chiedere aiuto ai musulmani dopo essersi inimicato l'esercito bizantino che voleva ucciderlo, poiché egli si era incoronato imperatore di Sicilia, usurpando il potere imperiale.

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