Nel ottobre del 1860, una violenta rivolta, resa possibile dall'abbandono dell'isola da parte delle truppe borboniche accorse a Gaeta sottoposta all'assedio che avrebbe sancito la fine del Regno delle Due Sicilie, sfociò nella autoproclamazione della Repubblica di Santo Stefano da parte dei detenuti camorristi più noti. La comunità si diede uno statuto e si mantenne in vita autonomamente fino al gennaio del 1861, quando un contingente della Regia Marina sbarcò sull'isola e ripristinò l'ordine e la detenzione dei reclusi.