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Carlo Alberto, nato Carlo Alberto Amedeo di Savoia, detto "il Magnanimo" (Torino, 2 ottobre 1798 – Oporto, 28 luglio 1849), fu re di Sardegna dal 1831 al 1849.
Ha legato indelebilmente il suo nome alla promulgazione dello Statuto Albertino del 4 marzo 1848, che rese il Regno di Sardegna, prima, e l'Italia, poi, uno stato costituzionale rappresentativo, tendenzialmente parlamentare e liberaldemocratico.
Alla sua nascita le sue possibilità di salire al trono erano praticamente nulle in quanto era settimo principe di Carignano, ovvero appartenente ad un ramo secondario della famiglia. A quel momento infatti, sul trono di Sardegna sedeva da poco Carlo Emanuele IV, che, pur non avendo avuto figli, aveva due fratelli: i futuri re Vittorio Emanuele I e Carlo Felice. Inoltre, la presenza di un figlio maschio di Vittorio Emanuele I (anche lui chiamato Carlo Emanuele), rendeva la salita al trono del giovane Carlo Alberto un evento quasi impossibile. Tuttavia, la prematura scomparsa del bambino aumentò le possibilità di Carlo Alberto di salire al trono.
Divenne Re di Sardegna alla morte di Carlo Felice il 27 aprile 1831. Il suo atteggiamento riformista lo portò, il 4 marzo 1848, ad emanare, a seguito dei moti scoppiati in tutta la penisola con la concessione della costituzione a Napoli, lo statuto (sulla base di quelli belga e francese) che porta il nome di Statuto Albertino, e che rimase in vigore in tutta Italia fino all'emanazione della costituzione repubblicana del 1948. Poco dopo lo scoppio della guerra con l'Austria il re decise di utilizzare l'antico vessillo tricolore della Repubblica Cispadana, come richiesto dai milanesi insorti, aggiungendo al centro lo stemma di Casa Savoia bordato d'azzurro (colore della dinastia). Questo vessillo rimase in uso nel Regno di Sardegna divenendo quello nazionale una volta compiuta l'unità nel 1861.