Portale:Antica Siracusa/Geo2

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L'area dell'Etna popolata dai Siculi e colonizzata dai Siracusani

I coloni greci che fondarono Siracusa erano circondati dagli antichi popoli autoctoni dell'isola. La cuspide orientale della Sicilia fu infatti la parte più densamente popolata dai Siculi; un popolo dalle incerte origini, subentrato ai Sicani, che fabbricò poco distante da Siracusa le necropoli ad alveare conosciute con il nome di Pantalica. La stessa Siracusa era formata dai discendenti dei Siculi, poiché i Corinzi attuarono una colonizzazione mista, non estradando totalmente la componente indigena. Il loro ultimo sovrano portava il nome di Hyblon, il medesimo dei monti sui quali sorgeva il suo regno, vicinissimo a Siracusa, e svolse funzione ecistica con una colonia greca che dal luogo o dal re prese il nome: Megara Hyblaea, la cui storia fu travagliata per essere sorta troppo a ridosso della corinzia Siracusa. I primi Siracusani si addentrarono nel territorio ibleo fondando colonie e scontrandosi con gli indigeni; un esempio di ciò è rappresentato dalla ribellione della sua colonia kamarina, alleatasi con i Siculi che popolavano l'odierno ragusano. Verso nord ebbero altri scontri soprattutto con Katane, polis di origine calcidese, andando a colonizzare il territorio alle falde dell'Etna: la fondazione siracusana di Adranon, ad esempio, mostra un incontro di culti tra i Greci e gli indigeni; situazione che si ritrova anche in altre colonie aretusee dove vi sono tracce della sopravvivenza delle divinità del luogo. Siracusa ebbe comunque rapporti conflittuali sia con gli indigeni e sia con le altre poleis greche sue vicine; ne è una dimostrazione la guerra sicula di Ducezio contro l'elemento greco, alla quale non aderì solamente la città perduta di Ibla. Le città greche della Sicilia, al pari di quelle indigene, ostacolarono dove possibile l'egemonia di Siracusa.