Popoli della Polinesia
Con la locuzione popoli polinesiani si indica, in senso generico, il raggruppamento dei vari gruppi etnici che parlano le lingue polinesiane e abitano la Polinesia. I gruppi etnici polinesiani occupano la maggior parte delle isole della Polinesia, ma anche nel resto dell'Oceano Pacifico, come nella Polinesia periferica, anche se da un punto di vista demografico oggi[non chiaro] la popolazione indigena non prevale per oltre il 90% in alcune isole, come nel caso delle Hawaii, di Tahiti e delle Figi. Ciò è dovuto alla colonizzazione europea, che influenzò fortemente la cultura di queste popolazioni, diffuse la religione cristiana e il sistema economico occidentale, ma ci furono frequenti flussi migratori e contatti con altri popoli anche prima di questo processo. Del resto queste comunità tentano talvolta di recuperare le tradizioni e le religioni cancellate dall'arrivo dei missionari.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'origine di questi gruppi è ricondotta all'emigrazione di alcuni popoli del Sud-est asiatico che, a partire da circa 5000 anni fa, si spostarono in Indonesia, nella Penisola di Malacca ed in Oceania, portando con sé profonde conoscenze nel campo dell'agricoltura e della navigazione, grazie alle quali riuscirono a raggiungere tutte le aree del continente e si differenziarono da un punto di vista linguistico e culturale, formando varie popolazioni con qualche tratto in comune. Gli antropologi hanno diviso la Polinesia in varie aree culturali. Ad esempio, le Figi, Tonga e le Samoa appartengono alla Polinesia occidentale, le Isole della Società, le Marchesi, le Hawaii e la Nuova Zelanda appartengono alla Polinesia orientale, mentre le isole Cook, Tokelau e Tuvalu fanno parte della Polinesia intermedia. Inoltre in Oceania, anche al di fuori della Polinesia, ci sono etnie di origine polinesiana, come i tikopiani, gli abitanti di Ontong Java e di Ouvéa.
Nella cultura delle etnie polinesiane viene data molta importanza al rito del dono e lo status di un individuo dipende anche dalla primogenitura e dall'anzianità. La terra è una risorsa fondamentale, dalla quale si ottiene il taro, lo yam e i frutti dell'albero del pane, mentre fanno parte della tradizione danze e tecniche di modificazione del corpo, come il tatuaggio. Gran parte della Polinesia occidentale era caratterizzata da un sistema politico dominato da vari capi, che talvolta dirigevano i cosiddetti chiefdom, mentre Tahiti e le Hawaii erano controllate da un regno, e Tonga addirittura da un impero[1].
Elenco
[modifica | modifica wikitesto]I popoli polinesiani comprendono:
- Aniwa
- Anuta
- Australi
- Futuniani
- Nativi hawaiani
- Kapingamarangi
- Mangareva
- Māori della Nuova Zelanda
- Māori delle Isole Cook
- Marchesiani
- Moriori
- Niuafoʻou
- Niueani
- Nuguria
- Nukumanu
- Nukuoro
- Ontong Java
- Lingua vaeakau-taumako
- Pukapuka
- Rapani
- Rapanui
- Renneliani
- Samoani
- Sikaiana
- Tahitiani
- Takuu
- Tikopia
- Tokelauani
- Tongani
- Tongareva
- Tuamotu
- Tuvaluani
- Uveani
- Wallisiani
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su popoli della Polinesia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda sui popoli della Polinesia (PDF), su lugano.ch, Museo delle Culture di Lugano. URL consultato il 04-02-2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
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