Pier Francesco Riccio
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Pier Francesco Riccio (Prato, 10 dicembre 1501 – 17 febbraio 1564) è stato un funzionario, letterato e presbitero italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio di un certo Clemente di Nese, che Benvenuto Cellini definì bottaio nella sua Vita, fu precettore e poi segretario e maggiordomo di Cosimo I de' Medici. Prevosto del duomo di Prato, a cui offrì un generoso lascito, fu elogiato per le sue doti letterarie da vari eruditi dell'epoca, tra i quali Salvini[non chiaro], Benedetto Varchi e Martelli[non chiaro]. Giorgio Vasari, come lo stesso Cellini, lo descrisse come una persona insensibile alle arti e ingiusto nell'assegnare i favori del Duca di Firenze. Fu il committente che assegnò al Pontormo l'esecuzione degli affreschi del coro di San Lorenzo (1546-1556).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Apparati critici della Vita di Benvenuto Cellini, edizione a cura di Ettore Camesasca, Classici Bur, Milano 2007, prima edizione 1985. ISBN 978-88-17-16532-7
- Biografia in www.eresie.it
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Pier Francesco Riccio, su Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 189309767 · GND (DE) 188446753 |
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