Piazza Dante (Napoli)

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Coordinate: 40°50′56.04″N 14°15′01.38″E / 40.8489°N 14.250382°E40.8489; 14.250382
Scorcio della piazza
La statua di Dante

Piazza Dante è una delle più importanti piazze di Napoli.

In origine era nota come Largo del Mercatello perché, oltre ad ospitare i mercati ed altri scambi commerciali, non rappresentava una snodo particolarmente rilevante.

Nel XVIII secolo Carlo III di Borbone volle realizzarvi il Foro Carolino. L'opera fu progettata da Luigi Vanvitelli, che, presso la preesistente Port'Alba, disegnò un emiciclo al centro del quale doveva essere innalzata la statua equestre del sovrano. In realtà il monumento non fu mai eseguito, ma lungo il perimetro dell'esedra furono poste 26 statue raffiguranti le virtù del sovrano, opera in parte di Giuseppe Sanmartino. Sopra la nicchia centrale rimasta vuota (ora costituisce l'ingresso del Convitto nazionale Vittorio Emanuele II) fu innalzato, in epoca successiva, un torrino d'orologio.

Oggi la piazza, al cui centro si erge una grande statua di Dante Alighieri (opera di Tito Angelini del 1871), è uno snodo cruciale per la città; inoltre è un'importante meta turistica in quando su di essa si affacciano tre chiese monumentali, ovvero: Santa Maria di Caravaggio, San Domenico Soriano, e San Michele a Port'Alba.

Il suddetto Convitto nazionale Vittorio Emanuele II venne fondato come istituto religioso nel Settecento e trasformato in convitto dopo il 1860, ospita due chiostri di cui uno è una rara testimonianza di architettura romanico-gotica. Non distante, al numero civico 7 di vico Luperano, si trova la villa Conigliera, aragonese.

Trasporti

File:Metropolitana di Napoli.svg La piazza è raggiungibile tramite la Stazione Dante.

Bibliografia

  • Gennaro Ruggiero, Le piazze di Napoli, Tascabili economici Newton, Roma 1998 ISBN 88-7983-846-6

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