Petrolio (Cranio Randagio)

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Petrolio
singolo discografico
ArtistaCranio Randagio
Pubblicazione3 novembre 2015
Durata4:04
Album di provenienzaLove & Feelings
GenereHip hop
EtichettaRugbeats Plus
ProduttoreD.Sigal
Registrazione2015
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 25 000+)
Cranio Randagio - cronologia
Singolo precedente
Stay Stray
(2015)
Singolo successivo
Estate / E sto qua
(2016)

Petrolio è un singolo del rapper italiano Cranio Randagio, pubblicato il 3 novembre 2015 come primo estratto dal secondo album in studio Love & Feelings.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta del singolo che il rapper ha pubblicato dopo la sua partecipazione ad X Factor 9[2], estratto dell'album Love & Feelings.

Il brano prende il nome dal romanzo Petrolio, di Pier Paolo Pasolini, rimasto incompiuto. Viene pubblicato, infatti, il giorno successivo al 40º anniversario della sua morte[3].

Il 17 novembre 2016 nella quarta puntata di X Factor 10 viene trasmesso un tributo a Cranio Randagio, con una coreografia sulla base di questo brano[4].

Il brano è stato certificato disco d'oro il 9 settembre 2019, in riferimento alla settimana 36 del 2019[5].

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti[modifica | modifica wikitesto]

  • Cranio Randagio - voce
  • Gabriele Centofanti - basso

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

Video Musicali
Anno Titolo Regista
2015 Petrolio Superview Filmaker

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Petrolio (certificazione), su FIMI. URL consultato il 7 novembre 2019.
  2. ^ Le rime di Cranio Randagio | Video Sky - Sky Uno HD, su video.sky.it. URL consultato il 7 novembre 2019.
  3. ^ Filmato audio Cranio Randagio video intervista PunchLinerz, su YouTube. URL consultato l'8 novembre 2019.
  4. ^ Filmato audio X Factor ricorda Cranio Randagio, su YouTube. URL consultato il 7 novembre 2019.
  5. ^ Certificazioni Fimi #36: splende malinconico l'oro per Cranio Randagio, su All Music Italia, 9 settembre 2019. URL consultato il 7 novembre 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]