Perenelle Flamel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Perenelle Flamel (Francia, 13 ottobre 13201397) è stata un'alchimista francese moglie di Nicolas Flamel.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Timpano della chiesa di Saint Jacques de la Boucherie a Parigi, fondata nel 1389 da Nicolas and Perenelle Flamel, che compaiono raffigurati in ginocchio

Perenelle, vedova di due precedenti mariti e di agiata fortuna, sposò Nicolas in età alquanto avanzata nel 1368. I coniugi si dimostrarono caritatevoli e filantropi, finanziando la costruzione di chiese e ospedali, ma non ebbero figli. Morì un paio di decenni prima del marito nel 1397, lasciandogli una discreta fortuna che la sorella e il cognato contestarono in tribunale.[1]

La fama di alchimista e anche strega per cui è nota è assai postuma, trovando origine in uno scritto apocrifo del 1612 attribuito al marito,[2][1] nella cui introduzione la sua figura spicca per importanza.[1]

A Parigi le è stata dedicata una viuzza, rue Pernelle, che interseca quella dedicata al marito nei pressi del Museo del Louvre.

Perenelle nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

La leggenda la vuole resa immortale dai poteri alchemici e come tale compare in opere di fantasia, quali la serie di romanzi I segreti di Nicholas Flamel, l'immortale e il primo libro della serie di Harry Potter, ovvero Harry Potter e la pietra filosofale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Laurinda S. Dixon (a cura di), Nicolas Flamel. His Exposition of the Hieroglyphicall Figures (1624), Garland Publishing, 1994, xvii, ISBN 978-0-8240-5838-8.
    «Flamel was a real person, and he may have dabbled in alchemy, but his reputation as an author and immortal adept must be accepted as an invention of the seventeenth century.»
  2. ^ Robert Halleux, L'alchimia nel Medioevo latino e greco, su Storia della Scienza, Treccani, 2001.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie