Coordinate: 42°12′38″N 20°31′24″E

Paštrik

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Paštrik
Vista sul monte
StatiAlbania (bandiera) Albania
Kosovo (bandiera) Kosovo
Altezza1 986 m s.l.m.
Coordinate42°12′38″N 20°31′24″E
Altri nomi e significatiPashtrikë
Pashtrik
Pashtrik (albanese)
Паштрик (cirillico serbo)
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Albania
Paštrik
Paštrik

Il Paštrik (nel cirillico serbo Паштрик), detto anche Pashtrikë or Pashtrik (in albanese Pashtriku) è una montagna situata sul confine tra Kosovo e Albania, con un picco di 1986 m, nei pressi del fiume Biala Drim.[1] Ogni anno si ritrovano su questa montagna pellegrini di diverse religioni.[2][3]

Si trova nella regione storica di Has, nota come Pashtrikë fino al XVI secolo.[4] La presenza di comunità albanesi nell'area è testimoniata già nel Quattrocento.[5] Al giorno d'oggi, due terzi della montagna rientrano nei confini albanesi e un terzo in quelli kosovari. I villaggi di Krumë e Gjonaj si trovano nei pressi.

Tra gli animali che vivono sulla montagna si trovano il topo campagnolo, il riccio, la talpa balcanica e la talpa europea.

Il monte Pashtrik è considerato sacro sin da tempi antichi. Un antico culto pagano si riflette nei pellegrinaggi annuali sia dei cristiani che dei musulmani, che si riuniscono proprio su questa montagna. I cattolici celebrano una festa di due giorni dedicata all'assunzione di Maria, chiamata dalla gente del posto "Festa della Santa Trinità" (in albanese Festa e Shëndritatit). I bektashi, invece, si recano sul posto per onorare la leggendaria figura di Sari Saltik (in albanese Sari Salltëk) in quanto ritengono che la montagna contenga una delle sue sette tombe. Infine, i cristiani ortodossi di Prizren ritengono che sulla montagna si trovi la tomba di Pantaleone di Nicomedia e vi si recano una notte intera durante l'estate.[2]

Nel folklore albanese ogni montagna ha una propria ninfa (Zana e malit) che impartisce il nome alla montagna. Inoltre, la gente del posto in passato associava le montagne al culto della natura, in particolare del sole, ma anche della terra e dell'acqua.[3][6]

  1. ^ Ilija T. Dimitrijević, Miladin Anđelić e Milosav Bjeletić, Enciklopedijski geografski leksikon Jugoslavije, 2. izdanje, Svjetlost, 1990, ISBN 86-01-02651-6, OCLC 22928022. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  2. ^ a b Robert Elsie, Historical dictionary of Kosovo, 2nd ed, Scarecrow Press, 2011, ISBN 978-0-8108-7483-1, OCLC 694772524. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  3. ^ a b Shensi Krasniqi, Pilgrimages in mountains in Kosovo, Revista Santuários, Cultura, Arte, Romarias, Peregrinações, Paisagens e Pessoas, 2014.
  4. ^ Blendi Fevziu, Piedestale pa statuja : 8 dhjetor 1990-31 mars 1991, UET-Press, 2011, ISBN 978-99956-39-22-8, OCLC 734072033. URL consultato l'11 gennaio 2023.
  5. ^ Iljaz Rexha, Registration of settlements and Albanian population on Kosovo, Pristina, Istituto di Storia “Ali Hadri”, 2016, p.462.
  6. ^ (SQ) Irena Gjoni, Marrëdhënie të miteve dhe kulteve të bregdetit të Jonit me areale të tjera mitike, Tirana, 2012.

Voci correlate

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