Paucidentomys vermidax

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Paucidentomys verminax
Francobollo indonesiano
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Paucidentomys
Esselstyn, Achmadi & Rowe 2012
Specie P.vermidax
Nomenclatura binomiale
Paucidentomys vermidax
Esselstyn, Achmadi & Rowe, 2012
Areale

Paucidentomys vermidax Esselstyn, Achmadi & Rowe, 2012) è un roditore della famiglia dei Muridi, unica specie del genere Paucidentomys (Esselstyn, Achmadi & Rowe, 2012), endemico dell'isola di Sulawesi.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine generico trae origine dalla combinazione delle due parole latine paucus-, povero, -dentis, dente e dal suffisso -mys, relativo alle forme simili ai topi, con evidente riferimento alla caratteristica unica di questo roditore. Il termine specifico è derivato invece dalla congiunzione dei due termini vermi-, verme e -edax, divoratore, con allusione alla dieta dell'animale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 159 e 168 mm, la lunghezza della coda tra 198 e 200 mm, la lunghezza del piede tra 37 e 38 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21 e 22 mm e un peso fino a 111 g.[1]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è molto allungato, simile a quello del genere Rhynchomys e presenta una scatola cranica liscia e tondeggiante, il rostro è lungo, dritto e sottile, con le ossa nasali che terminano sopra gli incisivi superiori. Le arcate zigomatiche sono quasi dritte. Il palato è molto lungo, come gli stretti fori palatali. La mandibola è lunga e delicata, il processo coronoide è poco elevato. Gli incisivi superiori hanno due cuspidi ciascuno, sono corti ed affilati, simili a due piccole zanne. Quelli inferiori sono separati tra loro da un piccolo spazio di 1–2 mm. Questo genere è totalmente privo di molari, caratteristica unica tra tutti i Roditori. Sono presenti soltanto tre piccole depressioni su ogni lato del palato, che rappresentano gli alveoli vestigiali dei denti masticatori.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

0 0 0 1 1 0 0 0
0 0 0 1 1 0 0 0
Totale: 4
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga e densa. Le parti dorsali sono brunastre cosparse di peli più lunghi nerastri lungo la schiena, mentre le parti ventrali sono più chiare. La base dei peli è ovunque grigia. Il muso è lungo e sottile, gli occhi sono relativamente piccoli. Le vibrisse sono lunghe, nere e con la punta bianca. Le orecchie sono grandi, ovali, marroni scure e cosparse di corti peli brunastri. I piedi sono alquanto allungati e stretti, il dorso delle zampe è marrone scuro, ricoperto di peli marroni chiari, neri e argentati. Le dita centrali dei piedi hanno un ciuffo di peli brunastri alla base di ogni artiglio. Questi ultimi sono lunghi, affilati ed opachi, tranne che sul pollice dove è presente una corta unghia appiattita. Il palmo delle zampe anteriori è fornito di 5 cuscinetti, mentre la pianta dei piedi ne ha 6. La coda è più lunga della testa e del corpo, grigio scuro sopra, biancastra sotto e ricoperta di corti peli nerastri che diventano sempre più lunghi e numerosi verso l'estremità.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre probabilmente soltanto di invertebrati a corpo morbido come vermi e lombrichi.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è conosciuta soltanto da 2 individui catturati sul Monte Latimojong e sul Monte Gandangdewata, nella parte centro-occidentale dell'isola di Sulawesi.

Vive nelle foreste mature.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie, essendo stata scoperta solo recentemente, non è stata sottoposta ancora a nessun criterio di conservazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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