Paradise Lost (Cirith Ungol)

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Paradise Lost
album in studio
ArtistaCirith Ungol
Pubblicazione1991
Durata48:32
Dischi1
Tracce9
GenereHeavy metal
Epic metal
EtichettaRestless Records
ProduttoreRon Goudie
FormatiCD, LP, MC, download digitale
Cirith Ungol - cronologia
Album precedente
(1986)
Album successivo
(2001)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]

Paradise Lost è il quarto album del gruppo heavy metal statunitense Cirith Ungol, pubblicato nel 1991 da Restless Records[2].

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Le canzoni contenute nel disco presentano diversi stili musicali, passando dall'epic/doom metal tipico della band all'hard rock dei brani Heaven Help Us e Go It Alone. Le ultime tre tracce compongono una trilogia dedicata al Paradiso perduto di Milton (da cui il titolo dell'album)[3][4].

La copertina è ad opera di Michael Whelan originariamente realizzata per il romanzo di Michael Moorcock uscito nel 1976 ed intitolato Sailor On The Seas Of Fate (Sui mari del Fato)[2].

Il CD venne stampato in poche copie ed è diventato una rarità per i collezionisti[3]. Ad ottobre del 2016 è stato ristampato in vinile e in CD formato digipack dalla Metal Blade con l'aggiunta di cinque tracce bonus[5].

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Cirith Ungol eccetto dove indicato.

  1. Join the Legion – 4:33
  2. The Troll – 3:50 (Joe Malatesta)
  3. Fire (cover di The Crazy World of Arthur Brown) – 3:01
  4. Heaven Help Us – 6:24 (Robert L. Warrenburg)
  5. Before the Lash – 4:41
  6. Go It Alone – 4:23
  7. Chaos Rising – 8:42
  8. Fallen Idols – 6:45
  9. Paradise Lost – 6:13
Tracce bonus edizione in CD del 2016
  1. Join the Legion (alt mix) – 4:33
  2. The Troll (alt mix) – 3:53
  3. Before the Lash (alt mix) – 4:34
  4. Chaos Rising (alt mix) – 8:44
  5. Paradise Lost (alt mix) – 6:13

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Membri addizionali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Eduardo Rivadavia, Allmusic - recensione Paradise Lost, su allmusic.com. URL consultato il 15 giugno 2015.
  2. ^ a b (EN) Discogs - Paradise Lost, su discogs.com. URL consultato il 15 giugno 2015.
  3. ^ a b Truemtal.it - recensione Paradise Lost, su truemetal.it. URL consultato il 15 giugno 2015.
  4. ^ Hardsounds - recensione Paradise Lost, su hardsounds.it. URL consultato il 15 giugno 2015.
  5. ^ (EN) Paradise Lost, su AllMusic, All Media Network.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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