Palazzo dell'ex GIL (Campobasso)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Palazzo dell'EX GIL
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMolise
LocalitàCampobasso
Indirizzovia Milano 15
Coordinate41°33′27.63″N 14°39′22.99″E / 41.557674°N 14.656387°E41.557674; 14.656387
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1936-1938
Inaugurazione1939
Stilerazionalista
Usoesposizioni, uffici, congressi, convegni, proiezioni, rappresentazioni, spettacoli ecc.
Realizzazione
ArchitettoDomenico Filippone

Il Palazzo ex GIL è un edificio in stile razionalista di Campobasso. Ristrutturato dalla Regione Molise, è chiamato anche Domus della cultura.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Palazzo ex GIL fu costruito fra il 1936 e il 1938 su progetto dell'architetto napoletano Domenico Filippone (1903-1970), «un'architettura che ricevette unanime apprezzamento per la chiarezza distributiva e per l'attenzione con cui il progettista aveva risposto all'effettiva consistenza dell'ambiente paesistico e architettonico circostante, evitando risoluzioni auliche e altisonanti».[2]

È stato sede della locale Gioventù italiana del littorio, poi di sindacati, del cinema Odeon, e di una scuola superiore. Nel 1975 la proprietà passò dallo Stato alla Regione Molise, iniziò un periodo di abbandono e degrado finché, nel settembre 1989, venne riconosciuto di interesse storico artistico e sottoposto a vincolo della Soprintendenza. La Regione, intenzionata a demolire la costruzione, si rivolse allora al Ministero per i beni culturali e ambientali ottenendo la revoca del vincolo. I contrasti continuarono e, nonostante il ripristino del vincolo nel 1992, due ali dell'edificio furono demolite.[3]

Nel 2003 iniziarono i primi interventi di messa in sicurezza e nel 2005 cominciò il restauro con la ricostruzione dei volumi mancanti restituendo unitarietà al complesso.[4] Già vincolato definitivamente dal 1995 quale bene monumentale,[5] il palazzo è stato riaperto nel 2013 e adibito soprattutto ad attività culturali, con l'intento di farlo divenire un centro multimediale e un polo di attrazione per la città.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La struttura ospita rassegne culturali, artistiche e cinematografiche, tra cui spicca l'estiva "Kiss me deadly" dedicata al noir nelle sue varie espressioni[6]. È stato sede per esposizioni dedicate a importanti artisti: Giorgio de Chirico (2015), Pablo Picasso (2017), Steve McCurry (Icons, 2018-19, con la celebre foto della Ragazza afgana), Giovanni Boldini (2021-2022). È inoltre dal 2017, insieme a quella principale del cinema Farnese di Roma e a quella di Cagliari, la tappa più ricorrente del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano organizzato da EXIT Media.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio era originariamente strutturato secondo una pianta a C, tipica dell'architettura del periodo, suddivisa in un corpo anteriore su due piani per gli uffici e due ali laterali a un solo livello, una per il teatro/sala cinematografica ("Odeon") e l'altra per la palestra, con i portici d'angolo decorati da quattro affreschi di grandi dimensioni realizzati da Giuseppe Piccolo (1903-1983). Il palazzo si apriva in tal modo verso la vallata, che fungeva da scenografia naturale all'ampio spazio aperto della "corte" centrale con la sua gradinata.

Il recupero "purista" dell'impianto volumetrico e planimetrico del complesso è scandito da una serie di aperture geometriche che, insieme al ritmo incalzante delle finestre incorniciate sulla facciata principale e alla linearità del tetto piatto della copertura, costituiscono e illustrano gli elementi caratterizzanti della poetica funzionalista di questa architettura razionalista.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Edificio ex GIL, nasce la Domus della cultura, su Regione Molise, agosto 2011. URL consultato il 23 dicembre 2015.
  2. ^ Maristella Casciato, Domenico Filippone, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 47, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997. URL consultato il 25 dicembre 2015.
  3. ^ Fondazione Molise Cultura - La sede Archiviato il 27 novembre 2020 in Internet Archive..
  4. ^ Recupero funzionale e restauro palazzo ex Gil.
  5. ^ Palazzo ex-Gil – vincolato con Dec. Min. del 17/03/1995 (PDF), su www2.provincia.campobasso.it. URL consultato il 16 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  6. ^ Torna il brivido dell'estate con i film di Kiss Me Deadly, su rainews.it/. URL consultato il 17 agosto 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Claudio Varagnoli, "Il patrimonio ferito: quattro progetti in Abruzzo e in Molise", in Caterina Giannattasio (a cura di), Antiche ferite e nuovi significati. Permanenze e trasformazioni nella città storica (Atti del workshop internazionale di restauro architettonico e urbano, Cagliari 14-15 settembre 2007), Roma, Gangemi, 2009, pp. 317–328. ISBN 978-88-492-1613-4.
  • Nicoletta Pietravalle (a cura di), Campobasso e la G.I.L. Uno stile, una storia, un'epoca, Campobasso, 2004.
  • Plinio Marconi, "Casa della G.I.L. a Campobasso", in Architettura, settembre-ottobre 1941, nn. 9-10, pp. 376–379.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]