Osservatorio di Berna-Uecht

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Osservatorio di Berna-Uecht
Codice009
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
LocalitàNiedermuhlern, Canton Berna
Coordinate46°51′08.9″N 7°27′10.5″E / 46.852472°N 7.452917°E46.852472; 7.452917
Altitudine954 m s.l.m.
Fondazione1951
Sitowww.uecht.ch/
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Svizzera
Osservatorio di Berna-Uecht
Osservatorio di Berna-Uecht

L'osservatorio di Berna-Uecht è un osservatorio astronomico amatoriale privato, fondato nel 1951 sulla cresta del monte Längenberg nel comune di Niedermuhlern a sud di Berna, Svizzera

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'osservatorio fu fondato nel 1951 da Willy Schaerer, un atleta mezzofondista olimpico[1] appassionato di astronomia. Collaborando con gli astronomi dell'università di Berna, nel 1965 l'osservatorio fu completato e rimase tale sino allo stato attuale. A partire dal 1968 fu condotto un progetto di monitoraggio dell'attività solare guidato da scienziati dell'università. Nel 1982 fu istituita la Fondazione intitolata al fondatore e nel 2000 sono stati apportati miglioramenti tecnici agli strumenti dell'osservatorio.[2]

Attualmente, l'osservatorio è gestito da una fondazione privata intitolata a Willy Schaerer.

Strumenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Telescopio riflettore (D = 320 mm, F = 1850 mm)
  • Fotocamera Schmidt (25,5 / 41,5 / 40 cm)
  • Telescopio rifrattore da 12 cm con filtro H-alfa. Lo strumento è attivo dal 1969
  • Radiometro a microonde (D = 1,6 m) (lunghezza d'onda 3 cm / 3 mm o 10,5 GHz. Lo strumento è in funzione dal 1968

Ricerca e risultati scientifici[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 aprile 1974, W. Burgat, direttore dell'osservatorio, ha scoperto[2] la supernova SN 1974G[3] con una magnitudine di 13.0, nella galassia NGC 4414.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Willy Schaerer, su munzinger.de. URL consultato il 13 ottobre 2018.
  2. ^ a b (DE) Die Geschichte der Sternwarte Uecht, su uecht.ch. URL consultato il 13 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2019).
  3. ^ BRADLEY E. SCHAEFER, The Peak Brightness of SN 1974G in NGC 4414 and the Hubble Constant, in THE ASTROPHYSICAL JOURNAL, vol. 509, 10 luglio 1998, pp. 80-84.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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