Orlando de' Rossi

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Orlando de' Rossi (Parmense, ultimi anni dell'XI secolo – Milano, post 1167) è stato un condottiero italiano Si considera capostipite dei Rossi di Parma.

Orlando de' Rossi
Stemma dei Rossi di Parma.
NascitaSan Secondo Parmense o Parma, Fine XI secolo
MorteMilano, post 1167
ReligioneCattolica
Dati militari
Paese servito Sacro Romano Impero
GradoPodestà
ComandantiFederico Barbarossa
[1]
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Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Orlando Rubeus detto Orlando del Rosso nacque verso la fine dell'XI secolo nel parmense, probabilmente nel territorio di San Secondo Parmense o a Parma.[2]

Egli è considerato il capostipite della famiglia dei Rossi di Parma[3], infatti nonostante l'Angeli cerchi di ricostruirne l'albero genealogico, fu Federico Rossi, figlio di Pier Maria III che nei suoi Elogia lo definì "certissimus prolis caput"[4], a sancire che non vi era memoria certa di membri precedenti di quella famiglia che con alterne fortune fu protagonista della politica del parmense per più di sette secoli.

In ogni modo l'origine di Orlando e della sua famiglia è senz'altro italiana in quanto le persone appartenenti alla sua casa professavano la legge romana.[3]

Località Castell'Aicardi, in primo piano il paleoalveo del Taro morto ove sorgeva un antico castrum. Qui vi erano i primi possedimenti noti dei Rossi

Con tutta probabilità i Rossi appartenevano alla piccola nobiltà rurale vassalla del Capitolo della Cattedrale di Parma fondato dal vescovo Guibodo sul finire del IX secolo[5]

Ciò si può evincere dall'ubicazione dei primi possedimenti dei Rossi: è certo infatti che essi già nel 1147 possedessero dei beni nel contado di San Secondo: presso Castell'Aicardi e presso la Pieve di San Genesio[5] territori soggetti alla giurisdizione del capitolo già dalla fine del X secolo.

Nonostante le origini non ricchissime, Orlando tuttavia si costruì un patrimonio cospicuo tanto che nel 1128 durante una grave carestia sovvenzionò con il proprio patrimonio i parmigiani.[2]

Entrato al servizio della causa imperiale, si distinse al servizio di Federico Barbarossa tanto da venire nominato Vicario Imperiale per l'Italia dall'imperatore nel 1162.[2][6] Orlando fu anche podestà di Parma sia nel 1162 che nel 1167.[2] Secondo Federico Rossi Orlando fu anche cittadino di Reggio Emilia e Modena.[4]

Morì in data ignota a Milano e fu sepolto nella chiesa di Santa Tecla.[2]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Non si conosce il nome della consorte, si sa che ebbe almeno due figli, di cui uno si chiamava Orlando come il padre, ramo principale della famiglia Rossi, mentre dell'altro, che resta ignoto il nome, si sa che a sua volta ha avuto un figlio chiamato Alberto che si distinse come diplomatico per Parma.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Parma e la sua storia
  2. ^ a b c d e Portale dedicato alla Storia di Parma e a Parma nella Storia, a cura dell'Istituzione delle Biblioteche di Parma ::: Dizionario biografico: Rondani-Ruzzi, su parmaelasuastoria.it. URL consultato il 14 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2015).
  3. ^ a b c Pompeo (1781-1851) Litta, Famiglie celebri di Italia. Rossi di Parma / P. Litta. URL consultato il 14 novembre 2016.
  4. ^ a b Federico Rossi, Elogia virorum rosciorum bellica virture et litteris illustrium, Biblioteca Palatina, Parma rif. 1184, XVI Secolo.
  5. ^ a b Angelica Rosati e altri, da 150 a 600 San Secondo dalla nascita di Pier Maria de' Rossi a Comune parmense, Parma, Tipografie Riunite Donati, 2013, pp. 44-47.
  6. ^ Bonaventura Angeli, La historia della citta di Parma, 1º gennaio 1591. URL consultato il 14 novembre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Rossi di Parma, Torino, 1835. ISBN non esistente.
  • Bonaventura Angeli, La historia della città di Parma, 1591.
  • Federico Rossi, Elogia virorum rosciorum bellica virtute et litteris illustrium, San Secondo XVI secolo, Biblioteca Palatina di Parma rif, 1184

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]