Orion Weiss

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Orion Weiss
Orion Weiss
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
(Lyndhurst (Ohio))
GenereMusica classica
Periodo di attività musicale1999 – in attività
Strumentopianoforte
Etichetta
  • Artek Records
  • Bridge Records
  • Yarlung Records
  • Naxos American Classics
Sito ufficiale

Orion Weiss (Lyndhurst, Ohio, 8 novembre 1981) è un pianista statunitense.

Formazione e didattica[modifica | modifica wikitesto]

Weiss cominciò gli studi musicali presso la Scuola di Musica Preucil[1] a Iowa City, Iowa. Quando la sua famiglia si trasferì a Lyndhurst, Ohio, continuò i suoi studi di pianoforte con Carol Lubetkin e più tardi con il pianista e compositore Edith Reed[2]. Ha frequentato la Interlochen Arts Camp tra il 1991 e il 1995, vincendo il concorso di concerto ogni anno. Tra il 1995 e il 2000 ha studiato con Paul Schenly, Cattedra in Piano Reinberger[3] e Capo del Dipartimento di Pianoforte presso l'Istituto Cleveland di Musica.[4] Nel corso di questi anni ha anche frequentato festival musicali estivi e laboratori presso Pianofest[5] negli Hamptons, la Sergei Babayan International Piano Academy, il programma di musica Perlman[6][7] e la Music Academy of the West. Nel 2004 si diploma alla Juilliard School di New York guadagnandosi un Bachelor of Music. Alla Juilliard, studiò con Emanuel Ax.

Weiss ha partecipato regolarmente ad una residenza di insegnamento per i giovani musicisti dotati di Medellin, Colombia, Red Escuela de Musica Festicamara Medellin.[8].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 1999, Weiss debuttò con l'Orchestra di Cleveland eseguendo il Concerto per pianoforte n. 1 di Liszt.[9] Nel marzo 1999, con un preavviso di meno di 24 ore, Weiss intervenne per sostituire André Watts per una esecuzione del Concerto per pianoforte di Shostakovich n. 2 con l'Orchestra Sinfonica di Baltimora.[10] Fu subito invitato a ritornare alla Orchestra per una esecuzione del Concerto per pianoforte di Tchaikovsky nel mese di ottobre 1999.

Weiss fu descritto nel Musical America 2004[11][12] e nel Symphony Magazine del marzo 2004,[13][14] come parte della prossima generazione di grandi artisti della musica classica. Si esibì con numerose orchestre come la Los Angeles Philharmonic Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, la New World Symphony, l'Orchestra Sinfonica di Vancouver, l'Orchestra di Filadelfia,[15] la Cleveland Orchestra,[16] e la New York Philharmonic. Ha fatto il suo debutto a New York in un recital alla Alice Tully Hall nel mese di aprile del 2005.[17] Sempre nel 2005 ha fatto il suo debutto europeo in un recital presso il Museo del Louvre di Parigi. Nel 2005 ha fatto un tour in Israele con la Orchestra filarmonica d'Israele diretta da Itzhak Perlman. Ha fatto un tour negli Stati Uniti con l'Orchester der Klangverwaltung Monaco diretta da Enoch zu Guttenberg nel mese di ottobre 2007.[18] Un tour della Cina con l'Orchestra Sinfonica di Pittsburgh[19] nel maggio 2009 (Cina Culturale).[20] Nel 2010 si è distinto in un progetto discografico delle opere complete di George Gershwin per pianoforte e orchestra con la Orchestra Filarmonica di Buffalo diretta da JoAnn Falletta "Cosa significa questa registrazione di Gershwin per me".[21] Nell'estate del 2011, Weiss fece il suo debutto con la Boston Symphony Orchestra a Tanglewood.[22].

Come concertista e musicista da camera, Weiss è apparso in tutti gli Stati Uniti in sale da concerto e festival dal Lincoln Center for the Performing Arts alla Seattle Chamber Music Society,[23] alla Carnegie Hall,[24] Weill Recital Hall con Itzhak Perlman a beneficio del programma musicale di Perlman. È stato membro della Chamber Music Society Two Program[25] della Chamber Music Society del Lincoln Center 2002-2004, che comprendeva la sua apparizione nel concerto di apertura della stagione 2002-2003 della Società alla Alice Tully Hall con Shai Wosner.[26][27] Inoltre Weiss ha eseguito vari recital per duo di pianoforte con, tra gli altri, Emanuel Ax.[28] Weiss ha descritto la sua preparazione per i recital in un profilo del 2006 di International Piano.[29][30] Weiss ha fatto il suo debutto in un recital al Kennedy Center di Washington DC nel gennaio 2012.[31] Si è unito al Pacifica Quartet[32] del Casals Festival[33] di Porto Rico nella primavera del 2012.

Orion Weiss è sposato con la pianista Anna Polonsky[34] con la quale si esibisce in concerti per due pianoforti e orchestra (recentemente la sinfonia Colombo),[35] oppure in collaborazione in recital per duo di pianoforte e pianoforte a quattro mani con: Musica da Camera Northwest[36], Seattle Chamber Music Festival[37], Camerata Pacifica[38], Barge Music[39], Chamber Concerts[40] e il Bard Music Festival[41].

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1999 Gilmore Young Artist Award[42]
  • 2001 Mieczyslaw Munz Award at the Juilliard School
  • 2002 Avery Fisher Career Grant[43]
  • 2002, 2003 Gina Bachauer Scholarship at the Juilliard School[44]
  • 2005 Juilliard William Petschek Award[45]
  • 2010 Classical Recording Foundation's Young Artist of the Year[46]

Registrazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Works for piano and cello by Rachmaninoff, Beethoven, Schumann con la violoncellista Julie Albers[47] (Artek Records, 2005), Artek AR-0022-2
  • J.S. Bach, Scriabin, Mozart, Carter (Yarlung Records, 2008), Audiophile digital recording
  • Gershwin: Concerto in F; Rhapsody No. 2; I Got Rhythm Variations – Orion Weiss, piano, Buffalo Philharmonic Orchestra, JoAnn Falletta[48], Conductor (Naxos American Classics 8.559705), audio-only Blu-ray, CD
  • 42 Bartok Bagatelles, Dvorak Humoresques, Prokofiev Visions Fugitives (Bridge Records, Inc 2012)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Preucil School of Music
  2. ^ Edith Reed
  3. ^ Reinberger Chair in Piano Archiviato il 21 ottobre 2002 in Internet Archive.
  4. ^ Clint O'Connor (May 24, 1998) Master of the Keys Orion Weiss Makes Beautiful Music. Plain Dealer
  5. ^ Pianofest Archiviato il 26 dicembre 2008 in Internet Archive.
  6. ^ the Perlman Music Program
  7. ^ Allan Kozinn (March 24, 2008) MUSIC REVIEW A Give and Take Between Experienced and Emerging. New York Times[1]
  8. ^ Red Esquela de Musica Festicamara Medellin[collegamento interrotto]
  9. ^ Wilma Salisbury (February 24, 1999) Young Pianist a Big Hit in Big-League Debut. Plain Dealer
  10. ^ M Dion Thompson (March 20, 1999)Watts' fill-in is fully prepared: Music:Once young pianist realized it was no joke, Weiss leapt at the chance to play with the BSO, which is just as tickled.Baltimore Sun
  11. ^ Musical America
  12. ^ Harris Goldsmith (2004) Young Artists: The Thrill of Discovery Musical America
  13. ^ Symphony Magazine Archiviato il 20 novembre 2008 in Internet Archive.
  14. ^ Anya Grundmann (2004) Generation Next Symphony Magazine Archiviato il 20 novembre 2008 in Internet Archive.
  15. ^ David Patrick Stearns (July 19, 2008) Managing to stand out at the Mann Philadelphia Inquirer
  16. ^ Donald Rosenberg (July 21, 2008) Cleveland Orchestra welcomes top-notch guests Plain Dealer
  17. ^ Orion Weiss (April 2005) How Nervous Should I Be? (Reflections on a N.Y. Debut) The Juilliard Journal Online Copia archiviata, su juilliard.edu. URL consultato il 6 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2005).
  18. ^ William Furtwangler (October 20, 2007) Bavarian Orchestra Masterful Charleston Post and Courier
  19. ^ Andrew Druckenbrod (January 31, 2009) Bigger not better at Heinz Hall Pittsburgh Post-Gazette
  20. ^ (Cultural China) Archiviato l'8 luglio 2011 in Internet Archive.
  21. ^ "What this Gershwin recording means to me"
  22. ^ Il pianista Orion Weiss si unirà al direttore Hans Graf, su bso.org. URL consultato il 4 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 1998).
  23. ^ Seattle Chamber Music Society], su seattlechambermusic.org.
  24. ^ Carnegie Hall, su carnegiehall.org (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2009).
  25. ^ Chamber Music Society Two, su chambermusicsociety.org (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2009).
  26. ^ Shai Wosner, su shaiwosner.com.
  27. ^ Paul Griffiths (September 27, 2002) Music Review; A Crowd of Pianos Resounding Together New York Times[2]
  28. ^ Anthony Tommasini (August 17, 2006) CRITIC’S NOTEBOOK All in the Timing: Classical Concerts Don’t Have to Start at 8 New York Times[3]
  29. ^ International Piano, su rhinegold.co.uk (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2009).
  30. ^ Chloe Cutts (February 2006) Rich Pickings International Piano Archiviato il 24 maggio 2009 in Internet Archive.
  31. ^ Stephen Brookes (Jan 8, 2012) Orion Weiss at Terrace Theater "The Washington Post"[4]
  32. ^ Pacifica Quartet, su pacificaquartet.com (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2012).
  33. ^ Casals Festival, su festcasalspr.gobierno.pr (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2012).
  34. ^ Anna Polonsky
  35. ^ Barbara Zuck (Jan 21, 2012) "The Columbus Dispatch"
  36. ^ Chamber Music Northwest
  37. ^ Seattle Chamber Music Festival
  38. ^ Camerata Pacifica Archiviato il 12 settembre 2009 in Internet Archive.
  39. ^ Barge Music
  40. ^ Bay Chamber Concerts Archiviato il 20 aprile 2012 in Internet Archive.
  41. ^ Bard Music Festival
  42. ^ Gilmore Young Artist Award, su thegilmore.org.
  43. ^ Avery Fisher Career Grant [collegamento interrotto], su new.lincolncenter.org.
  44. ^ Gina Bachauer Scholarship at the Juilliard School, su juilliard.edu (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2002).
  45. ^ Juilliard William Petschek Award, su juilliard.edu (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2005).
  46. ^ Classical Recording Foundation's Young Artist of the Year, su classicalrecordingfoundation.org (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2013).
  47. ^ Julie Albers, su cellistjuliealbers.com. URL consultato il 4 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2016).
  48. ^ JoAnn Falletta: ‘What this Gershwin recording means to me’

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN232439612 · ISNI (EN0000 0003 8673 6221 · Europeana agent/base/29066 · LCCN (ENno2008175372 · GND (DE1019500921 · BNF (FRcb16700247d (data) · J9U (ENHE987007325729705171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2008175372