Oratorio del Crocifisso

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La chiesa del Santissimo Crocifisso è un oratorio di Roma, nel rione Trevi, in piazza dell’Oratorio.

L’oratorio fu costruito per ospitare le riunioni della Confraternita del Santissimo Sacramento, sorta all’inizio del XVI secolo nella Chiesa di San Marcello al Corso, a ricordo di un presunto miracolo ivi avvenuto nel 1519, quando da un furioso incendio si salvò solo una parete con un crocifisso ligneo del Quattrocento. Racconta l’Armellini che

«… fra le macerie rimase illesa una parete della chiesa, ove si venerava una imagine del ss. Crocifisso, innanzi al quale rimase sospesa ed ardente la lampada. Questo fatto commosse la pietà dei fedeli di Roma e specialmente de li più ferventi, i quali, ascrivendo ciò a miracolo, si raccolsero onde mantenere vivo il culto di quello divota imagine. Scoppiata poi nel 1522 una fiera epidemia in Roma, quei divoti si accinsero a promuovere delle solenni processioni in ciascuno dei rioni della città, portando la imagine del Crocifisso, alla quale s’accompagnò il cardinale titolare di s. Marcello... Narra il Bruzio che un numero grandissimo di fanciulli facea coda alla processione allorché da s. Marcello si condusse la prima volta nel Vaticano, tutti gridando ad alta voce misericordia! misericordia!»

Nacquero così le processioni del Crocifisso, celebri a Roma, organizzate dalla Confraternita, e che si svolgevano dalla chiesa fino a San Pietro in Vaticano la sera del giovedì santo, con l’utilizzo di una serie di macchine in legno.

Nel 1562 la Confraternita, approvata da Clemente VII nel 1526, decise la costruzione di un nuovo oratorio ed affidò la costruzione all’architetto Giacomo della Porta, che portò a termine i lavori nel 1568, grazie alle sovvenzioni dei Cardinali Ranuccio e Alessandro Farnese.

L’interno dell’oratorio si presenta a navata unica. Il soffitto attuale ha sostituito quello realizzato da Flaminio Boulanger, ebanista, nel 1584, e andato distrutto nel XVIII secolo; fu costruito alla fine del XIX secolo e dipinto da Giovanni Gagliardi con un Trionfo della Croce.

Le pareti ospitano affreschi (Storie della croce) incentrati sul tema della croce e del suo ritrovamento: il ciclo pittorico è frutto dell’elaborazione del letterato, amico di Michelangelo, Tommaso de Cavalieri e realizzato da Girolamo Muziano tra il 1578 e il 1584. All’opera hanno partecipato i maggiori pittori manieristi operanti a Roma alla fine del XVI secolo: Giovanni de Vecchi, il Pomarancio, Cesare Nebbia.

Sull’altare maggiore è posta una copia del miracoloso crocifisso di San Marcello al Corso. Sulla parete d’ingresso vi è l’organo, fatto costruire da Giovanni Corrado Verlé, nel 1744; e affreschi raffiguranti Storie della confraternita.

Fonti

Testi online di dominio pubblico:

Bibliografia

  • C. Rendina, Le Chiese di Roma, Newton & Compton Editori, Milano 2000, p. 86
  • L. Pratesi, Rione II Trevi, in AA.VV, I rioni di Roma, Newton & Compton Editori, Milano 2000, Vol. I, pp. 131-201
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