Nicola da Longobardi

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Il beato Nicola Saggio (Longobardi, 6 gennaio 1650Roma, 3 febbraio 1709) è stato un religioso italiano, beatificato da papa Pio VI il 17 settembre 1786.

Biografia

A vent'anni rivestì l'abito dei Minimi (Ordine fondato da S. Francesco di Paola) e fu assegnato al convento di Paola. In seguito fu chiamato presso la parrocchia della chiesa di San Francesco di Paola a Roma. Si recò in pellegrinaggio al santuario della Santa Casa di Loreto.

Nel 1693 i suoi superiori, preoccupati della sua popolarità, ritenuta eccessiva,[senza fonte] lo rimandarono in Calabria, dove le testimonianze affermavano che compisse prodigi, come il fermare i terremoti o le pesche ritenute miracolose, chiamando il pesce e afferrandolo a mani nude.[senza fonte] Nel 1697 avrebbe portato presso la chiesa della Madonna dell'Assunta di Longobardi le reliquie di Santa Innocenza.[1] Tornato ancora una volta a Roma sembra avesse predetto esattamente il momento della sua morte.[senza fonte]

Beatificazione e culto

Semplice oblato dell'ordine, raggiunse una tale fama a livello europeo che la sua canonizzazione fu richiesta da un numero considerevole di personalità tra cui lo stesso imperatore Carlo VI. Tra gli altri sovrani si annoverano il re Filippo V di Spagna (con la consorte Elisabetta Farnese), il re Augusto II di Polonia, il pretendente al trono d'Inghilterra Giacomo III Stuart (con la consorte Maria Clementina Sobieski).[2]

Dopo la beatificazione fu creato patrono del suo paese natale, Longobardi. A Longobardi Marina c'è una chiesa a lui intitolata.[1]

Note

  1. ^ a b Il comune di Longobardi, su provincia.cs.it, Provincia di Cosenza. URL consultato il 16-2-2011.
  2. ^ Apertura del III Centenario della morte del Beato Nicola Saggio da Longobardi

Collegamenti esterni

Beato Nicola (Saggio) da Longobardi, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.