Neopolo di Roma
San Napoleone (San Neopolo) | |
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Vetrata nella chiesa di Saint-Romain a La Ferté-Gaucher | |
Martire | |
Nascita | III secolo |
Morte | Roma, 2 maggio 304 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 15 agosto |
San Neopolo (conosciuto anche come San Napoleone; III secolo – Roma, 2 maggio 304) è stato un martire caduto durante la "Grande persecuzione" di Diocleziano, insieme con i santi Saturnino, Celestino e Germano[1].
Agiografia
[modifica | modifica wikitesto]I soli dati che conosciamo su Neopolo sono riportati nel Martirologio romano: "A Roma i santi Martiri Saturnino, Neópolo, Germàno e Celestino, i quali, dopo aver patito molti tormenti, gettati finalmente in carcere, si riposarono nel Signore"[1].
Il Martirologio Geronimiano, invece, poneva il martirio in Alessandria d'Egitto.
Si racconta che sia morto, dopo essere stato torturato, mentre veniva ricondotto al suo luogo di prigionia, tanto la brutale tortura lo aveva sfigurato[2].
Neopolus, Napoleo, San Napoleone e Napoleone Bonaparte
[modifica | modifica wikitesto]Il principale elemento di interesse relativo a questa figura è legato a Napoleone Bonaparte, e al suo uso strumentale della religione a fini politici. Infatti, originariamente, il nome Napoleone era adespoto, cioè mancava di un onomastico, il quale sarebbe potuto diventare per il Bonaparte, già imperatore, un'occasione di culto della personalità.
Nel 1805, prese in mano la questione il cardinale Caprara[3], che, consultando appunto il Martirologio romano, trovò alla data del 2 maggio la memoria dei santi martiri di Alessandria, tra cui questo "Neopolo" (o meglio, in latino, "Neopolus") – che suonava piuttosto simile a un ipotetico "Napoleone" (ovvero "Napoleo"). Così, l'ignoto san Neopolo venne "ribattezzato" san Napoleone[4].
Si ritenne poi di dover dare luogo a un legame simbolico ancora più stretto tra il nuovo santo e l'imperatore regnante – cosa che venne compiuta trasferendo la memoria del santo dal 2 maggio, appunto data del suo martirio, al 15 agosto, giorno natale del Bonaparte[5].
Il 15 agosto 1806, così, Napoleone poté finalmente celebrare per la prima volta il proprio onomastico, nel giorno del suo compleanno: e, non casualmente, proprio quel giorno fu posata la prima pietra dell'Arco di Trionfo a Parigi. Anche negli anni successivi Napoleone tenne vivo il ricordo della duplice festa con degli eventi simbolici per la Francia[6].
Ma il culto di tale santo era talmente posticcio e insincero che già nel 1814, alla prima occasione dopo il crollo del regime napoleonico, Re Luigi XVIII abolì la festa di San Napoleone.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Martirologio Romano (PDF), su sursumcorda.cloud., 2 maggio, p.106
- ^ (RU) Napoleon (Neopolus) of Alexandria, su tapirr.livejournal.com. URL consultato il 6 agosto 2024.
- ^ Tutta questa vicenda è descritta dal sito "Napoléon 1er" ((FR) Historique de la Saint-Napoléon fêtée chaque 15 août, sous les Deux Empires, su napoleon1er.com. URL consultato il 28 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).).
- ^ questo il fantasioso passaggio filologico: ex his quibus carcer pro stadio fuit, Martyrologia et veteres scrip-tores commendant Neopolim seu Neopolum qui ex more proferendi nomina medio aevo in Italia invalescente et ex recepto loquendi usu Napoleo dictus fuit atque italice Napoleone communiter nuncupatur.
- ^ Napoleone Bonaparte nacque infatti il 15 agosto 1769 ad Ajaccio.
- ^ Tra i vari eventi, si ricordi che il 15 agosto 1810 fu inaugurata la colonna di Place Vendôme, e il 15 agosto 1813 fu aperto al transito il canale dell'Ourcq.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Historique de la Saint-Napoléon fêtée chaque 15 août, sous les Deux Empires, su Napoléon 1er. URL consultato il 3 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
- L'età di Napoleone: La rivoluzione francese e l'ascesa di Bonaparte, Durant Will
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Martirologio romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel 1749 da Benedetto XIV (PDF), su sursumcorda.cloud.
- Neopolo di Roma, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.