Nautilus (sommergibile Italia)
Nautilus | |
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Il Nautilus in uscita dal Mar Piccolo a Taranto, sotto il Ponte Girevole | |
Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile di piccola crociera |
Classe | Nautilus |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | costruzione: Regio Arsenale, Venezia |
Impostazione | 1º agosto 1911 |
Varo | 25 aprile 1913 |
Entrata in servizio | 9 settembre 1913 |
Radiazione | 31 luglio 1919 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 303 t |
Dislocamento in emersione | 225 t |
Lunghezza | 40,96 m |
Larghezza | 4,3 m |
Pescaggio | 2,93 m |
Profondità operativa | 40 m |
Propulsione | 2 motori Diesel Sulzer da 600 cv 2 motori elettrici Ansaldo da 320 cv complessivi 2 eliche |
Velocità in immersione | 8 nodi |
Velocità in emersione | 13,2 nodi |
Autonomia | in emersione 1000 miglia nautiche a 10 nodi in immersione 64 mn a 4 nodi o 14 mn a 7 nodi |
Equipaggio | 2 ufficiali, 17 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Siluri | 3 tubi lanciasiluri da 450 mm immersi a prua 1 tubo lanciasiluri da 450 mm brandeggiabile in coperta[1] 4 siluri |
Note | |
Motto | Immersus ad alta emergo |
dati tratti da www.betasom.it e www.xmasgrupsom.com | |
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Il Nautilus è stato un sommergibile[2] della Regia Marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Una volta in servizio fu assegnato alla III Squadriglia Sommergibili di Brindisi[3][4]. Lo comandava il tenente di vascello Roberto Colombo[3].
Nei due anni di pace in cui fu in servizio fu adibito a crociere addestrative di breve durata[5].
Nel maggio 1915, all'entrata dell'Italia nel primo conflitto mondiale, era distaccato a Taranto[6], ma fece poi ritorno nella sua base di Brindisi[3].
Durante la prima guerra mondiale operò in funzione offensiva lungo le coste della Dalmazia, ove vi era traffico di unità austroungariche, ma non incontrò mai navi nemiche[3].
Nel giugno 1917 fu trasferito da Brindisi a Taranto, venendo impiegato a difesa di tale porto[3]. Assunse poi il comando dell'unità il tenente di vascello Cugia[7].
In tutto svolse 21 missioni offensive e 44 difensive, con 859 ore di navigazione in superficie e 577 in immersione[3].
Nel 1918, al comando del tenente di vascello Carlo Balsamo, fu assegnato al Gruppo Sommergibili Disarmati e, insieme all'unità appoggio Missana, dislocato a Gallipoli[3]. Fu impiegato come nave scuola per idrofonisti[3].
Radiato a guerra finita, fu demolito.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Questo tubo lanciasiluri fu poi rimosso.
- ^ La denominazione ufficiale era però «torpediniera sommergibile» – Copia archiviata, su marina.difesa.it. URL consultato il 21 novembre 2010 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2010).
- ^ a b c d e f g h Sommergibile Nautilus
- ^ Favre, p. 64.
- ^ Classe Nautilus (1911) - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici
- ^ Favre, p. 96.
- ^ Favre, p. 208.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni aeree, navali, subacquee e terrestri in Adriatico, Gaspari Editore, 2008, ISBN 978-88-7541-135-0.