Museo estone dello sport

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Museo dello Sport
Museo dello Sport a Tartu
Ubicazione
StatoBandiera dell'Estonia Estonia
LocalitàTartu
IndirizzoRüütli 15
Coordinate58°22′55.92″N 26°43′16.68″E / 58.3822°N 26.7213°E58.3822; 26.7213
Caratteristiche
TipoMuseo sportivo
Istituzione1963
Apertura1963
DirettoreDaimar Lell
Sito web

Il Museo dello Sport estone è un museo sportivo ubicato a Tartu, Estonia. È stato fondato nel 1963 ed è stato ammodernato nel 2001; è il più grande museo dello sport nei paesi baltici. Il museo possiede anche un piccolo avamposto ad Otepää che si concentra sugli sport invernali.[1] Il direttore del museo è Daimar Lell.[2] Dall'8 giugno 2012 i codici QRpedia vengono utilizzati nel museo.[3][4][5][6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'interno del museo

Il museo consiste di tre piani di sale espositive, la cantina storica e la biblioteca specializzata. L'esposizione permanente "Hortus Athleticus" (in estone, russo e inglese)[7] fornisce una panoramica completa sullo sviluppo dello sport estone. Il museo contiene le collezioni di premi, tazze e attrezzature sportive datate.

L'esposizione permanente è divisa in otto differenti parti[8] e include un giro olimpionico virtuale. L'Estonia ha per la prima volta partecipato ai Giochi Olimpici nel 1912, quando la prima medaglia olimpica estone, un argento,[9] fu vinta dal lottatore dei pesi medi Martin Klein.[10] Il museo comprende le medaglie olimpiche e le mostre sui singoli atleti estoni come Gerd Kanter, Erki Nool, Jaan Talts, Paul Keres e Georg Lurich comprese le fotografie di lottatori greco-romani estoni noti. I visitatori possono mettere alla prova la propria forza sui simulatori di tiro alla fune e di ciclismo.[8]

Il museo ospita mostre di altre culture[11] ed ha creato anche una mostra della storia olimpica dell'Estonia nella Biblioteca Nazionale d'Estonia per commemorare il centenario dei Giochi Olimpici estoni e l'apertura delle Olimpiadi del 2012 a Londra. La mostra del museo celebra anche che il 2012 vedrà per la prima volta gli olimpionici estoni partecipare ad una delle Olimpiadi di Londra.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Winter Sports, su eng.otepaa.ee. URL consultato il 21 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2012).
  2. ^ (ET) Museo Sportivo, su spordimuuseum.ee. URL consultato il 21 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
  3. ^ (ET) Eesti Spordimuuseumist sai esimene QRpedia võimalusi pakkuv asutus Eestis., in Archivio, Museo dello Sport estone, 12 giugno 2012. URL consultato il 21 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2013).
  4. ^ (ET) Eesti esimene QRpedia muuseum, in Blog, Wikimedia Estonia, 13 giugno 2012. URL consultato il 21 dicembre 2013 (archiviato il 10 dicembre 2012).
  5. ^ (ET) QRpedia, su et.wikimedia.org, Wikimedia Estonia. URL consultato il 21 dicembre 2013.
  6. ^ (EN) Wikimedia Eesti News, in Meta.Wikimedia, Wikimedia Foundation, 4-10 giugno 2012. URL consultato il 21 dicembre 2013.
  7. ^ (ET) Hortus Athleticus, su kultuuriaken.tartu.ee. URL consultato il 21 dicembre 2013.
  8. ^ a b (ET) Permanent exhibition, su kul.ee. URL consultato il 21 dicembre 2013.
  9. ^ (EN) Martin Klein, su databaseolympics.com, DatabaseOlympics. URL consultato il 21 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  10. ^ a b (EN) Exhibition "For the First Time in London" introduces London 2012 Games and the Estonian Olympic history [collegamento interrotto], su ukinestonia.fco.gov.uk, British Embassy, Tallinn. URL consultato l'11 giugno 2012.
  11. ^ (EN) Exhibition of Chinese Culture, 2003, su chinaembassy.ee, China Embassy. URL consultato il 21 dicembre 2013.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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