Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno

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Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno
Gli esterni del museo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSarno
IndirizzoVia Cavour, 9
Coordinate40°48′44.98″N 14°37′18.34″E / 40.812494°N 14.621762°E40.812494; 14.621762
Caratteristiche
TipoArcheologia
Istituzione2011
Apertura2011
GestioneMinistero per i beni e le attività culturali - Direzione regionale Musei Campania
DirettoreSerena De Caro
Visitatori2 874 (2015)[1]
Sito web

Il Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno è un museo inaugurato il 1º luglio 2011[2][3][4] presso Palazzo Capua, a Sarno[5]. La collezione permanente ospita i reperti archeologici venuti alla luce negli scavi archeologici condotti a partire dal 1970[6] nei territori di Sarno, San Marzano sul Sarno e San Valentino Torio[7], in un percorso espositivo che copre il periodo dalla preistoria al Medioevo[3]. L'ingresso è gratuito.

Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il polo museale della Campania, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.

La collezione[modifica | modifica wikitesto]

All'interno del museo sono conservati numerosi arredi e corredi funebri[3] prelevati dalle necropoli della Valle del Sarno[5], fra le quali alcune sepolture a cassa ellenistiche del IV secolo a.C.[3] ricostruite all'interno del museo e provenienti dagli scavi di Galitta del Capitano, nel territorio di Sarno[5]. In queste tombe, di periodo sannitico[8], sono conservate due pitture funebri su lastre di pietra[3][8]. Romana è invece la statua funeraria conservata nel museo[8], che ospita anche gioielli e decorazioni bronzee e argentee dell'VIII-VII secolo a.C. provenienti da San Valentino Torio[7]. La collezione, tuttavia, è esposta solo parzialmente[2]. I lavori di adeguamento strutturale e funzionale delle aree del Palazzo Capua destinate ad ospitare il museo sono state realizzate anche grazie ai fondi del Gioco del Lotto, in base a quanto regolato dalla legge 662/96[9].

Un particolare degli interni

Visite[modifica | modifica wikitesto]

Nel primo anno di apertura al pubblico il museo ha registrato circa 3.000 visite[2]. L'ingresso è gratuito[5]. Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 19.00[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dati visitatori 2015 (PDF), su beniculturali.it, Ministero dei Beni Culturali. URL consultato il 15 gennaio 2016.
  2. ^ a b c Maria Manzo, Festa al museo archeologico per il primo compleanno [collegamento interrotto], in La città di Salerno, 6 luglio 2012. URL consultato il 24 novembre 2012.
  3. ^ a b c d e Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno, su archeosa.beniculturali.it, Soprintendenza per i beni archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta. URL consultato il 24 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
  4. ^ Guida alla Valle del Sarno (PDF)[collegamento interrotto], Istituto Geografico De Agostini, pp. pagina 33. URL consultato il 24 novembre 2012.
  5. ^ a b c d e Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno, su cir.campania.beniculturali.it, Circuito Informativo Regionale della Campania per i Beni culturali e Paesaggistici. URL consultato il 24 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ Antonio Orza, Il museo fantasma. Il Museo Nazionale Valle del Sarno che non c'è, in Il Mattino, citato da Patrimonio SOS. URL consultato il 24 novembre 2012.
  7. ^ a b Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno, su museionline.info. URL consultato il 24 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2013).
  8. ^ a b c Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno, su touringclub.it, Touring Club Italiano. URL consultato il 24 novembre 2012.
  9. ^ Appalti del Ministero per le attività culturali (PDF), su sito.regione.campania.it, Regione Campania.

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