Mozaffar al-Din Shah Qajar

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Mozaffar al-Din Shah Qajar
Lo scià fotografato nel 1905
Scià di Persia
Stemma
Stemma
In carica1º maggio 1896 –
3 gennaio 1907
PredecessoreNaser al-Din Shah
SuccessoreMohammad Ali Shah
NascitaTeheran, 23 marzo 1853
MorteTeheran, 3 gennaio 1907 (53 anni)
Luogo di sepolturaMoschea dell'Imam Hussain (Kerbela)
DinastiaQajar
PadreNaser al-Din Shah Qajar
MadreShokuh al-Sultana
ConsorteTaj al-Mulouk Khanoum Umm al-Khakan
Figlinumerosi, tra cui Mohammad Ali
ReligioneIslam sciita

Mozaffar al-Din Shah Qajar (in persiano مظفرالدين شاه قاجار‎; Teheran, 23 marzo 1853Teheran, 3 gennaio 1907) è stato scià di Persia (il quinto della dinastia Qajar) dal 1896 al 1907.

Mozaffar al-Din Shah Qajar è ricordato per la grande incapacità politica e gestionale e per la sua cattiva salute.

Figlio di Nasser al-Din Shah Qajar, fu nominato principe ereditario nel 1861. Trascorse trentacinque anni come principe ereditario senza svolgere alcuna responsabilità effettiva in un rapporto difficile con il padre, rimanendo impreparato ai compiti politico-amministrativi che lo avrebbero atteso una volta asceso al trono imperiale nel maggio del 1896.

Lo scià e il cinema[modifica | modifica wikitesto]

Come suo padre, visitò l'Europa tre volte. Incoraggiato dal suo cancelliere, per finanziare questi costosi viaggi lo scià chiese un prestito allo zar Nicola II di Russia. Nel corso del suo primo tour europeo nel 1900 Mozaffar poté assistere ad alcune proiezioni cinematografiche: il nuovo mezzo di espressione artistica lo colpì immediatamente, tanto da ordinare al suo fotografo di comperare tutte le attrezzature necessarie per introdurre la nuova arte anche in Persia, ponendo le basi in questo modo a una struttura che avrebbe dato vita al cinema persiano[1].

Durante la sua visita del 1902 nel Regno Unito, Cecil M. Hepworth - uno dei pionieri del cinema muto britannico - girò Arrival of the Shah in London, un breve documentario che illustrava l'arrivo dello scià a Londra.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Rossa (Prussia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Leopoldo (Impero austro-ungarico) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di Osmanie (Impero ottomano) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera (Prussia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di Sant'Andrea (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Aleksandr Nevskij (Impero di Russia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di San Stanislao (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine di Sant'Anna (Impero russo) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro (Regno di Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Stella di Romania - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Scià di Persia Successore
Nasser al-Din Shah Qajar 1896 - 1907 Mohammad Ali Qajar
Controllo di autoritàVIAF (EN12716992 · ISNI (EN0000 0000 0674 196X · LCCN (ENn88654587 · GND (DE103438092 · J9U (ENHE987007597691805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88654587