Mothra (stella)

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Mothra A /B
Mothra
ClassificazioneSupergigante blu/ Supergigante gialla
Distanza dal Sole10,4 miliardi di anni luce
CostellazioneEridano
Redshift2,091
Coordinate
Ascensione retta04h 16m 08.838s
Declinazione-24° 03′ 58.6″
Dati fisici
Temperatura
superficiale
14 000 /5000 K (media)
Nomenclature alternative
EMOJ041608.838−240358.60

Coordinate: Carta celeste 04h 16m 08.838s, -24° 03′ 58.6″

EMOJ041608.838−240358.60 (dove con l'acronimo "EMO" si intende "Extremely Magnified Object") è probabilmente un sistema stellare binario situato nella costellazione dell'Eridano a 10,4 miliardi di anni luce, avente un redshift di . È stato rilevato sfruttando il fenomeno della lente gravitazionale generata dal cluster di galassie MACS J0416.1−2403 (MACS0416).[1]

Somiglianza con Godzilla[modifica | modifica wikitesto]

Alcune osservazioni e studi suggeriscono che Mothra può essere meglio descritta come un sistema binario. In particolare, sarebbe composto da due stelle supergiganti: una supergigante blu con una temperatura effettiva di 14.000 K e una supergigante più fredda di 5.000 K.[1] In particolare quella più fredda si tratterebbe, più precisamente, di una supergigante gialla (non sarebbe una supergigante rossa perché con quest'ultimo termine, in genere, si definiscono stelle supergiganti aventi una temperatura superficiale inferiore ai 4.100°K,[2] mentre le stelle supergiganti aventi una temperatura superficiale tra 4.000 e 7.000°K sono classificate come supergiganti gialle[3]). Le due stelle sono molto simili alla stella Godzilla e ciò risiede nel fatto che entrambe sono stelle estremamente lontane, luminose e risultano ingrandite. Si ritiene che il sistema Mothra sia fortemente ingrandito da una sottostruttura non direttamente rilevabile e con una massa dell'ordine delle galassie nane. Il solo effetto delle microlenti non possono spiegare le osservazioni di questo oggetto effettuate con il telescopio spaziale Hubble. Si ipotizza perciò che l'effetto di ingrandimento non sia dovuto a una microlente, ma a un oggetto con una massa di almeno 104 masse solari (con un massimo di 2.5×106). A causa del suo estremo ingrandimento, è stata inserita ufficialmente nel catalogo EMO e nella categoria delle stelle "kaiju" (cioè stelle "mostro" estremamente luminose e ingrandite).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Jose M. Diego, Bangzheng Sun, Haojing Yan, Lukas J. Furtak, Erik Zackrisson, Liang Dai, Patrick Kelly, Mario Nonino, Nathan Adams, Ashish K. Meena, Steven P. Willner, Adi Zitrin, Seth H. Cohen, Jordan C. J. D’Silva, Rolf A. Jansen, Jake Summers, Rogier A. Windhorst, Dan Coe, Christopher J. Conselice, Simon P. Driver, Brenda Frye, Norman A. Grogin, Anton M. Koekemoer, Madeline A. Marshall, Nor Pirzkal, Aaron Robotham, Michael J. Rutkowski, Russell E. Ryan Jr., Scott Tompkins, Christopher N. A. Willmer and Rachana Bhatawdekar, JWST’s PEARLS: Mothra, a new kaiju star at z=2.091 extremely magnified by MACS0416, and implications for dark matter models, in Astronomy & Astrophysics, vol. 679, A31, 2023.
  2. ^ Emily M. Levesque, Philip Massey, K. A. G. Olsen, Bertrand Plez, Eric Josselin, Andre Maeder, Georges Meynet, The Effective Temperature Scale of Galactic Red Supergiants: Cool, But Not As Cool As We Thought, in The Astrophysical Journal, vol. 628, n. 2, 2005.
  3. ^ Effective Temperatures, Intrinsic Colours, and Surface Gravities of Yellow Supergiants and Cepheids, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 152, n. 1, 1971, pp. 121-131.