Moss Icon

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Moss Icon
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereEmo[1]
Rock alternativo[1]
Periodo di attività musicale1986 – 1991
2001
2007 – in attività
EtichettaVermin Scum
Troubleman Unlimited
Vermiform
Ebullition Records
Album pubblicati2 + 3 EP
Studio1 + 3 EP
Raccolte1

I Moss Icon sono stati una band statunitense proveniente da Annapolis (Maryland) ed attiva nella seconda metà degli anni ottanta. Si tratta di un gruppo piuttosto noto in quanto uno dei primi a suonare l'emo[1], genere musicale nato tra il 1984 e il 1985 grazie a band come Rites of Spring e Embrace. I Moss Icon vengono infatti inseriti tra le band immediatamente seguenti alla cosiddetta "Revolution Summer"[2] in cui esplose l'emo, grazie, come detto, a Rites of Spring e Embrace, insieme a Gray Matter ed ai The Hated. Questi ultimi, anch'essi provenienti dal Maryland, furono i veri "scopritori" della band in oggetto, tanto che fu proprio la loro etichetta Vermin Scum a pubblicare i primi lavori dei Moss Icon nel 1988.
La band tuttavia si staccò ben presto dallo stile emo lanciato qualche anno prima dalle band citate, ponendo le basi per la seconda ondata dell'emo che si sarebbe verificata di lì a poco. Nettamente influenzati da band alternative rock come gli Smiths o post-punk come Joy Division e Peter Murphy[1], i Moss Icon eliminano dall'emo quasi tutte le influenze hardcore[2], arricchendo il sound con arpeggi e virtuosismi tecnici ed affinando le doti di canto[2].
Le loro prime produzioni musicali risalgono al 1988 e comprendono diversi singoli ed EP, oltre a due album completi e ad uno split. La band si è sciolta nel 1991 ma si è riunita temporaneamente nel 2001 per una serie di concerti.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album studio[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Split album[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Scheda sulla band da allmusic.com
  2. ^ a b c Storia dell'emo da www.emotionalbreakdown.com, su emotionalbreakdown.com. URL consultato il 22 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2008).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàISNI (EN0000 0000 9288 3357
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