Monti Phu Phan

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Monti Phu Phan
Vista dal Wat Tham Kham, che si trova nella zona settentrionale della catena
ContinenteAsia
StatiBandiera della Thailandia Thailandia
Cima più elevataPhu Lang Ka (624 m s.l.m.)
Lunghezza180 km
Larghezza50 km
Età della catenaCretacico inferiore
Tipi di rocceSiltite
arenaria
Sagoma dei monti Phu Phan sullo stemma provinciale di Kalasin

I monti Phu Phan (in thailandese ทิวเขาภูพาน, RTGS: Thio Khao Phu Phan, pronuncia IPA: tʰīw kʰǎw pʰūː pʰāːn) sono una catena montuosa situata sull'altopiano di Korat, nella regione dell'Isan della Thailandia.

Una stilizzazione dei monti Phu Phan è presente nello stemma della provincia di Kalasin, della quale formano il confine settentrionale.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della catena deriva dalla forma piatta delle sommità dei suoi rilievi, che ricordano i phan, tradizionali vassoi thailandesi posti su un piedistallo. Phu è il termine montagna usato in lingua isan e in lingua lao, mentre nel sud e nel centro del Paese si usa il termine khao e nel nord doi.

Mappa dell'Isan, i monti Phu Phan si trovano nella zona a nord-est

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

I monti Phu Phan si sviluppano tra nord-ovest e sud-est nella zona centro-nordorientale dell'altopiano e lo dividono nei due bacini di Sakon Nakhon a nord e quello maggiore di Khorat a sud.[2] Non sono prominenti e dominano le province nel nord e nell'est dell'Isan di Khon Kaen, Nong Bua Lamphu, Udon Thani, Sakon Nakhon, Nakhon Phanom, Kalasin, Roi Et, Maha Sarakham e Mukdahan.

La cima più elevata è il Phu Lang Ka con i suoi 641 m s.l.m. e si trova nella provincia di Nakhon Phanom.[3] Tra le altre cime più elevate figurano il Phu Mai Hia (624 m) in provincia di Mukdahan[4] e il Phu Langka Nuea (563 m) in provincia di Nakhon Phanom.

Ecologia[modifica | modifica wikitesto]

I monti Phu Phan sono una delle zone della Thailandia maggiormente colpite dal diboscamento illegale degli alberi di Phayung, il palissandro del Siam. Nonostante questa specie sia protetta nel Paese, il taglio e la vendita illegale hanno proceduto senza sosta nelle zone montane e nelle aree protette. Il legno di queste piante ha un grande valore commerciale in Thailandia e In Cina, dove viene utilizzato nell'industria dei mobili.[5][6] Le colline sono in gran parte disboscate con alcune macchie di caducifoglie miste rimaste in alcune zone.[7]

Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

All'interno o nei pressi della catena vi sono:

  • Palazzo reale Phu Phan, residenza di re Rama IX e della famiglia reale durante i viaggi nella zona, si trova lungo la strada tra Kalasin e Sakon Nakhon.[8]
  • Diga del Nam Un, inaugurata nel 1974 sul fiume Nam Un nel distretto di Phang Khon della provincia di Sakon Nakhon, importante per l'agricoltura e per ridurre le inondazioni del Nam Un e di altri fiumi locali.[9]
  • Lago di Nong Han, il più grande lago naturale della regione, situato nei pressi di Sakon Nakhon
  • Phra That Phu Pek, rovine di un chedi khmer risalente all'XI secolo.

Aree protette[modifica | modifica wikitesto]

La zona dei monti Phu Phan comprende parchi nazionali e altre aree protette:[10][11]

  • Parco nazionale Phu Phan[12]
  • Parco nazionale Phu Wiang
  • Parco forestale Than Ngam
  • Parco forestale Kosam Phi
  • Parco nazionale Nam Phong
  • Parco forestale Phu Faek
  • Parco nazionale Phu Kao–Phu Phan Kham
  • Parco nazionale Phu Pha Lek
  • Parco nazionale Huai Huat
  • Parco forestale Phu Phra Bat Buabok

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (TH) Stemmi delle province thailandesi (PDF), su ratchakitcha.soc.go.th, p. 5. URL consultato il 15 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  2. ^ (EN) Schuler Ulrich, NE-Thailand (Isan), su ulrichschuler.net.
  3. ^ (EN) PHU LANGKA NATIONAL PARK, su tourismthailand.org, Tourism Authority of Thailand (TAT). URL consultato il 15 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2017).
  4. ^ (EN) Phu Mai Hia, su getamap.net.
  5. ^ (EN) Fredrickson Terry, Forest robbery, Bangkok Post, 19 settembre 2011.
  6. ^ (EN) Waewkraihong Jakkrit, Cambodians caught for phayung smuggling, Bangkok Post, 6 febbraio 2013.
  7. ^ (EN) Phu Kao - Phu Phan Kham National Park, su naturethai.net (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2012).
  8. ^ (EN) Phu Phan Ratchaniwet Palace, su tourismthailand.org.
  9. ^ (EN) Nam Un Dam, su rid.go.th (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2012).
  10. ^ (EN) National Parks, su dnp.go.th (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2008).
  11. ^ (EN) Phu Phan National Park, su trekthailand.net.
  12. ^ (EN) NatureThai - Phu Phan National Park, su naturethai.net. URL consultato il 15 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).

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