Mogetius

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Mogetius (trad. Mogezio) è una divinità della mitologia celtica e secondo l'interpretatio latina è paragonato a Marte, dio della guerra.

Il nome Mogetius compare in quattro epigrafi romane rinvenute due in Francia, di cui una a Bourges, l'antica Avaricum, ove è indicato come "Num(ini) Aug(usti) et Marti Mogetio Gracchus Ategnutis fil(ius) v(otum) s(olvit) l(ibens) m(erito)" (Al Divino Augusto e a Marte Mogetius, Gracco figlio di Ategnutis ha sciolto volentieri un voto avendolo [le divinità] ben meritato), la seconda a Orléans invocato come "[di]vo Aug[usto] Mogetio" (Al Dio Augusto Mogetius), le altre due in Austria, nel sito di Seckau, nell'antico distretto amministrativo romano di Flavia Solva, durante gli scavi del 1973 che portarono alla luce un tempio gallo-romano; una reca scolpita "Marti Latobio Marmogio Sinati Toutati Mog[et]io C[aius] Val[erius] [V]alerinvs ex voto" (A Marte Latobio Marmocio[1], Sinati[2], Toutatis, Mogetius, Claudio Valerio Valerino offre questo in adempimento del suo voto) nella seconda è invece invocato come "Marte Mogetius".

Secondo gli storici il nome Mogetius potrebbe derivare, secondo una ricostruzione protoceltica, da magyo, che significa ottimo, e eti, che significa al di là, indicando in tal modo un dio "il più potente" o "il più grande" o ancora "colui che è al di là della grandezza".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marte Latobio Marmocio era considerato il "Padre della tribù" dei Latobici, una delle quattro che componevano il popolo dei Norici, gli abitanti della regione del Norico in Austria. Il nome significherebbe "colui che è il più ardente, grande e potente".
  2. ^ Sinati era il dio protettore della tribù e significherebbe "Padre delle tempeste".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Helmut Birkhan: Kelten. Versuch einer Gesamtdarstellung ihrer Kultur. Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Wien 1997, ISBN 3-7001-2609-3, S. 637.
  • (DE) Manfred Hainzmann, Peter Schubert: Inscriptionum lapidariarum Latinarum provinciae Norici usque ad annum MCMLXXXIV repertarum indices (ILLPRON indices). Band 3. Walter de Gruyter, Berlin 1987, ISBN 3-11-011161-6, S. 821 (Auszug bei Google Books).
  • (DE) Bernhard Maier: Lexikon der keltischen Religion und Kultur. Kröner, Stuttgart 1994, ISBN 3-520-46601-5, S. 235.
  • (EN) Patricia Monaghan: The Encyclopedia of Celtic Mythology and Folklore. Infobase Publishing, 2004, ISBN 9781438110370, S. 334 (Auszug bei Google Books).
  • (IT) Elisabetta Todisco, I veterani in Italia in età imperiale, 1999.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]