Michail Osipovič Geršenzon
Michail Osipovič Geršenzon, in russo, Михаил Осипович Гершензон, (Chișinău, 13 luglio 1869 – Mosca, 19 febbraio 1925), è stato uno storico e critico letterario russo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in una famiglia di origine ebraica, la sua carriera di studi iniziò a Berlino, per proseguire a Mosca, dove si iscrisse alla facoltà di storia e filologia della locale università.[1]
Dimostrò di possedere sia evidenti predisposizioni e capacità filosofiche sia raffinati gusti artistici.[1]
Alcune sue indagini riguardanti Ogarëv, Caadaev e Vladimir Pecerin, costituirono esempi brillanti di studi poetici e filosofici nello stesso tempo.[2]
Prospettive ancora più ampie e profonde raggiunse con l'opera intitolata Istorija molodoj Rossii ("Storia della giovane Russia", 1908), a cui deve gran parte della sua notorietà.[1]
Pubblicò, subito dopo, Griboedovskaja Moskva ("La Mosca di Griboedov").
Dopo la rivoluzione russa del 1905 si accostò al gruppo culturale e politico "Pietre miliari", virando decisamente verso il liberalismo.[1]
Nello stesso tempo proseguì la sua attività letteraria, producendo saggi su Puškin, intitolato Mudrost' Puskina ("La saggezza di Puskin", 1919)[3] e su Turgenev Mecta i mysl' I.S.Turgeneva ("Il sogno e il pensiero di Turgenev", 1919).
Il suo pensiero politico e filosofico maturato in seguito alla rivoluzione d'ottobre si concentrò soprattutto sulla questione dell'intelligencija russa, raggiungendo capacità di analisi molto originali, collocando i problemi della cultura russa su un piano universale.[1]
I due saggi più importanti di questo periodo furono Kljuc very ("La chiave della fede", 1922) e Perepiska iz dvuch uglov ("Corrispondenza da un angolo ad un altro", 1922), scritto assieme al filosofo Vjaceslav Ivanov, con i quali espresse una sua originale idea della fede religiosa,[3] dei problemi dell'umanesimo e della cultura contemporanea.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) L. Grossman, Geršenzon-pisatel [Geršenzon scrittore], Mosca, 1926.
- (RU) Iakov Berman, Gershenzon, Odessa, Odespoligraf, 1928.
- (EN) Brian Horowitz, Unity in "Landmarks" ("Vekhi")?: The Tensions between Petr Struve and Mikhail Gershenzon, Znanie, 2016.
- (RU) V. F. Khodasevich, Gershenzon, Mosca, Vagrius, 2001.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua russa dedicata a Michail Geršenzon
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Michail Geršenzon
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gers'enzon, Michail Osipovic', su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Geršenzon, Michail Osipovič, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- (EN) Opere di Michail Osipovič Geršenzon / Michail Osipovič Geršenzon (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 107025533 · ISNI (EN) 0000 0001 0930 3866 · SBN MILV184407 · BAV 495/343497 · LCCN (EN) n84188417 · GND (DE) 11906670X · BNF (FR) cb13480218j (data) · J9U (EN, HE) 987007304720105171 · NSK (HR) 000047656 · NDL (EN, JA) 00742999 |
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