Metropolia di Moschonisi

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L'ex cattedrale dei Santi Arcangeli sull'isola di Cunda, trasformata dapprima in moschea e poi in un museo.
Il metropolita Ambrogio Pliantidis, ultimo vescovo residente di Moschonisi, che fu giustiziato dai turchi il 15 settembre 1922.

La metropolia di Moschonisi (in greco: Ιερά Μητρόπολης Μοσχóνησιων ; Ierá Mitrópolīs Moschónisiōu) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La metropolia comprendeva l'arcipelago di Moschonisia (isole Ayvalık), un gruppo di una ventina di piccole isole compreso tra Lesbo e la costa turca, oggi amministrativamente parte del distretto di Ayvalık.

Dal punto di vista ecclesiastico le isole facevano parte della metropolia di Efeso fino al 1644. In seguito passò sotto la giurisdizione di altre metropolie: Mitilene (1644-1729), esarcato patriarcale (1729-1742), Smirne (1742-1750), Efeso (1750-1760), Mitilene (1760-1763), infine ancora Smirne nel 1763.[1]

La diocesi di Moschonisi, suffraganea della metropolia di Smirne, fu eretta il 30 gennaio 1766. Fu promossa al rango di metropolia il 19 febbraio 1922.[1] La sede del metropolita si trovava sull'isola di Cunda (nota anche come Alibey, in greco: Μοσχονήσι o Μοσχόνησος), dove c'era la cattedrale, dedicata ai Santi Arcangeli.

Durante la guerra greco-turca (1919-1922), le isole furono dapprima occupate dall'esercito greco, poi furono evacuate per l'invasione dell'esercito ottomano. I greci superstiti furono giustiziati il 15 settembre 2022; tra questi anche il metropolita Ambrogio Pliantidis. A seguito del trattato di Losanna, per porre fine alla guerra greco-turca, nel 1923 fu attuato uno scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia che portò alla totale estinzione della presenza cristiana ortodossa nel territorio della metropoli.[1]

Il titolo di metropolita di Moschonisi è ancora assegnato, ma è un semplice titolo vescovile non residenziale.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate..., p. 69.
  2. ^ Patriarca ecumenico di Costantinopoli dal 1780 al 1785.
  3. ^ (EL) Ο Θεοφιλέστατος Επίσκοπος πρώην Καλαβρύτων και Αιγιαλείας κυρός Βαρθολομαίος, users.sch.gr

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]