Maristella (nome)
Maristella è un nome proprio di persona italiano femminile[1][2][3] .
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]Varianti in altre lingue
[modifica | modifica wikitesto]- Portoghese: Maristela[2]
- Spagnolo: Maristela[2]
Origine e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di un nome composto, formato dall'unione di Maria e Stella[1][2][3]. Tradizionalmente, è un nome cristiano, riflesso del culto verso la Madonna chiamata con il titolo di "Stella del Mare"[2][4].
Gode di buona diffusione; secondo dati raccolti negli anni '70 erano 13.000 le donne così chiamate (contando anche le varianti), un numero che comunque non permetteva al nome di rientrare tra i dieci composti di Maria più usati (primo dei quali è Maria Teresa, con 153.000 occorrenze, mentre il decimo, Maria Cristina, ne contava 24.000)[1]
Onomastico
[modifica | modifica wikitesto]Data l'origine, l'onomastico si può festeggiare lo stesso giorno del nome Maria (cioè in genere il 12 settembre, festa del Santissimo Nome di Maria); si ricorda inoltre una beata che ha portato il nome composto, Maria Stella Mardosewicz, la capofila delle martiri di Nowogródek, commemorate il 1º agosto[5].
Persone
[modifica | modifica wikitesto]- Maristella Lippolis, scrittrice italiana
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]- Mariastella Bianchi, politica italiana
- Mariastella Gelmini, politica italiana
- Maria Stella Masocco, atleta italiana
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e De Felice - vol. 2, pp. 157, 158.
- ^ a b c d e (EN) Maristela, su Behind the Name. URL consultato il 7 maggio 2017.
- ^ a b Galgani, p. 361.
- ^ De Felice - vol. 3, p. 123.
- ^ Beata Maria Stella del SS. Sacramento (Adelaide) Mardosewicz e 10 compagne, su Santi, beati e testimoni. URL consultato il 7 maggio 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Emidio De Felice, Nomi d'Italia, vol. 2, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1978.
- Emidio De Felice, Nomi d'Italia, vol. 3, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1978.
- Fabio Galgani, Onomastica Maremmana, Centro Studi Storici "A. Gabrielli", 2005.