Maria Antonia Marchesini

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Maria Antonia Marchesini (Lucca, ...[1] – ...) è stata un contralto italiano, detta La Lucchesina, attiva nel periodo 1736-1739[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime notizie sulla Marchesini risalgono al 1736, quando cantò a Napoli in tre opere buffe al Teatro Nuovo, tra le quali Fingere per godere di Domenico Sarro a fianco del famoso basso buffo Gioacchino Corrado, e si esibì poi nel ruolo di Vittoria nel prologo celebrativo scritto da Giuseppe de Majo per l'Alessandro nell'Indie di Hasse.[2]

Fu quasi subito ingaggiata dall'Opera della Nobiltà di Londra diretta da Nicola Porpora, e debuttò al King's Theatre nel 1737 come protagonista del pasticcio Sabrina a fianco del Farinelli. A Londra rimase fino al 1739 emergendo sia nell'interpretazione di ruoli femminili che in ruoli maschili in travesti. Dopo il fallimento dell'Opera della Nobiltà, nel 1738 fu reingaggiata dall'impresario John James Heidegger e si esibì quindi in opere e pasticci di Händel,[3] a fianco di grandi stelle del panorama lirico europeo dell'epoca: Caffarelli, Duparc e Antonio Montagnana. Cantò in particolare nell'Alessandro Severo come Albina, fu una "focosa" Rosimonda nel Faramondo, ruolo da prima donna, e interpretò un tenero Arsamene nel Serse. La si ascoltò anche in opere di altri autori, come Pescetti e Veracini,[2] ma soprattutto Händel volle affidarle parti di contralto anche negli oratori cui stava allora dedicando sempre maggiore attenzione. Nel 1739 ella cantò probabilmente nel Giove in Argo e in una ripresa del Trionfo del tempo,[3] e fu quasi certamente pensando alla sua voce che Händel compose la grande parte di David nel Saul.[4]

Il 17 maggio 1738 sposò Giacomo Amiconi (1682-1752), che aveva conosciuto a Londra, noto anche come Jacopo Amigoni, pittore storico, decorativo e ritrattista, di stile veneziano, ma con una carriera internazionale.[5] Il pittore in quel periodo era in tour per l'Europa tra Parigi, San Pietroburgo, Venezia e Londra, ma non ci è noto se la moglie lo accompagnò in queste peregrinazioni; è però evidente che non ci furono più notizie della Lucchesina come cantante. Abbiamo invece notizie di un testamento che Amigoni stilò in favore della moglie e dal quale possiamo supporre che il matrimonio fosse piuttosto solido e possiamo quindi immaginare che la Marchesini terminò la sua carriera seguendo il marito. Sappiamo che egli morì nel 1751 a Madrid e che la Corona spagnola concesse una pensione alla vedova.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I suoi dati di nascita e morte sono sconosciuti; dal soprannome che le fu dato si può supporre che fosse nata a Lucca.
  2. ^ a b c Maria Antonia Marchesini detta La Lucchesina, su quellusignolo.fr. URL consultato il 23 aprile 2016.
  3. ^ a b Winton Dean, Maria Antonia Marchesini, su oxfordindex.oup.com, collana The Grove Book of Opera Singers, Oxford University Press, 2009. URL consultato il 23 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2016).
  4. ^ Tale tesi è stata sostenuta dal grande studioso händeliano Anthony Hicks, secondo il quale la Marchesini non poté eseguire la parte perché ammalata, e fu quindi sostituita da un attore in grado di cantare da tenore, che la eseguì abbassandola di un'ottava; in seguito la parte fu sempre dall'autore assegnata ad una cantante donna (cfr. David Vickers, HANDEL Saul. The Sixteen’s magnificent new recording of Handel’s Saul, "Gramophone"; Robert Hugill, CD Review – Handel's Saul, "Planet Hugill – A world of classical music", 19 September 2012). Secondo Winton Dean, invece, la parte da far risaire alla Marchesini sarebbe quella della strega di Endor, in genere peraltro classificata come tenorile. La tesi di Dean appare però smentita dal «London Daily Post» del 16 gennaio 1739 (data della prima) che annunciava proprio la Marchesini come interprete designata del personaggio di David (citato da Percy M. Young nella sua prefazione Prefazione Archiviato il 7 agosto 2020 in Internet Archive. a: Händel, Saul. Oratorio in three acts//Oratorium in drei Akten (nona ristampa), Kassel, Bärenreiter, 2009, p. IV, ISBN 979-0-006-44308-6)
  5. ^ (EN) Giacomo Amiconi 1682–1752, su tate.org.uk, Tate Enterprises. URL consultato il 23 aprile 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Winton Dean, Marchesini, Maria Antonia, in Laura Macy (a cura di), The Grove Book of Opera Singers, New York, Oxford University Press, 2008, p. 302, ISBN 978-0-19-533765-5